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Il libro di Zǒng Báichī VI

Creato il 12 dicembre 2011 da Marvigar4

Zong báichi 4

   Il veggente Máng yǎn shǔ riceveva i suoi ospiti nella grotta dove viveva da anni. Per chiunque avesse voluto addentrarsi nell’antro buio e tetro era richiesta una sola cosa: non portare con sé alcuna luce. Guai a chi varcava la soglia con un solo lumino o a chi dava l’impressione di temere di inciampare, Máng yǎn shǔ lo arrestava subito intimandogli di avanzare senza paura e nell’oscurità. Più volte le persone non riuscivano a superare i propri limiti e puntualmente venivano allontanate rinunciando ad avere in cambio le risposte alle domande. Non venivano fatte eccezioni, nemmeno per i personaggi altolocati. Un giorno Máng yǎn shǔ fu visitato da Zǒng Báichī, venuto apposta per un consulto a cui teneva tanto. I due si salutarono con grande cordialità, il veggente invitò il visitatore a sedersi di fronte a lui assumendo la posizione jīngāngzuò.

   «Chiedi pure e io ti darò il mio responso.»

   «Hai mai avuto paura delle tue visioni?»

   «Sempre. Ma ho imparato a dominare il mio tremore.»

   «Qual è la mia paura maggiore?»

   «Quella di non averla.»

   «Secondo te, perché sono qui?»

   «Per tentare di smascherarmi.»

   «E ci riuscirò?»

   «Solo se avrai paura di farlo.»

   «Non sto pensando ad altro…»

   «Tu hai con te una lampada e muori dalla voglia di accenderla…»

   «Tu non vuoi…»

   «Ti do il permesso.»

   A questo punto Zǒng Báichī accese la sua lampada… non aveva nessuno davanti a sé, la luce illuminava le pareti della caverna… la spense…

   «Era come mi immaginavo: siamo noi i nostri stessi veggenti, rischiarati dal buio e accecati dalla luce… Non dirò a nessuno quello che ho visto…»

   «Non potresti. Nessuno ti crederebbe.»



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