Un ricco signore di Shaanxi aveva organizzato una riunione degli uomini più sapienti della regione per chiedere loro cosa fosse la saggezza. Vennero a frotte individui che mostravano abiti eccentrici e atteggiamenti molto studiati, erano i cosiddetti saggi che pensavano di dover “vestire” il proprio sapere. Venne anche Zǒng Báichī, con la sua veste bianca un po’ sgualcita e la pipa di gesso in bocca, e gli altri lo squadrarono dalla testa ai piedi sogghignando con aria di superiorità. Il ricco signore diede inizio alla processione delle risposte…
«Saggezza è cercare la saggezza!»
«Saggezza è ascoltare la musica degli astri!»
«Saggezza è conoscere il colore del vento!»
«Saggezza è restare imperturbabili!»
«Saggezza è sprezzare le passioni!»
E così via…
Venne il turno di Zǒng Báichī: «Saggezza è… non so cosa sia. Ma posso farvi sentire il suono di una mano sola.» Zǒng Báichī scosse la sua mano destra come aveva sempre fatto sin da ragazzo, facendo in modo che i polpastrelli delle sue dita molto agili battessero il palmo ritmicamente… I saggi risero, ma il ricco signore di Shaanxi rimase estasiato.
«Vi ho chiamati qua per avere delle risposte e tutti vi siete dati da fare per convincermi. L’unico che ha superato la prova è venuto vestito semplicemente e non ha voluto dimostrarmi niente. Si è messo soltanto a giocare… Ma è lui che ha risposto!»
© Marco Vignolo Gargini