17 aprile 2013 15:31 Luca Problemi di salute cause e rimedi
I sintomi principali di questa malattia sono:
- stanchezza;
- decimi di febbre e brividi;
- prurito su tutto il corpo;
- perdita di appetito;
- sudorazione notturna;
- ingrossamento indolore dei linfonodi presenti in prossimità del collo, delle ascelle o dell’inguine;
- perdita di peso;
- tosse stizzosa;
- dolore al petto;
- difficoltà respiratorie;
- eccessiva sudorazione;
- dolore o sensazione di pienezza sotto le costole dovuto a gonfiore della milza o del fegato;
- linfonodi doloranti dopo l’assunzione di alcolici;
- arrossamento della pelle;
- vampate di calore.
Il primo segnale del linfoma di Hodgkin è spesso un linfonodo gonfio. Successivamente, la malattia può diffondersi e colpire i linfonodi vicini ed altri organi del corpo. Questo tumore può essere diagnosticato con una biopsia del linfonodo o del tessuto sospetto o con una biopsia del midollo osseo. Una volta rilevato il linfoma, il paziente viene sottoposto ad altri test (esami del sangue riguardanti i livelli di proteine, test di funzionalità epatica, test di funzionalità renale, controllo del livello di acido urico, biopsia del midollo osseo, TAC al torace, all’addome ad alla pelvi, emocromocitometrico completo CBC, PET) per stabilirne la stadiazione, cioè l’estensione della malattia.
La scelta del trattamento dipende da quanto segue:
- il tipo di linfoma di Hodgkin;
- la sua stadiazione (da fase I a fase VI);
- la sua dimensione;
- l’età e lo stato di salute del paziente;
- altri fattori, tra cui la perdita di peso, la sudorazione notturna e la febbre.
- Fasi I e II (malattia limitata): può essere trattata con la radioterapia, la chemioterapia o entrambe.
- Fase III: viene trattata solo con la chemioterapia o in combinazione con la radioterapia;
- Fase IV (malattia estesa): spesso trattata solo con la chemioterapia.
Le persone che non rispondono al trattamento, possono essere sottoposte ad una chemioterapia più forte o subire un trapianto di cellule staminali autologhe, cioè proprie. Al trattamento possono essere associati delle trasfusioni di sangue, per combattere la carenza di piastrine e l’anemia, e degli antibiotici, per combattere le infezioni. Spesso è possibile alleviare lo stress procurato dalla malattia prendendo parte ad un gruppo di sostegno composto da persone che condividono le stesse esperienze e gli stessi problemi.
Il linfoma di Hodgkin è considerato una delle forme più curabili di cancro, soprattutto quando viene diagnosticato e trattato precocemente. A differenza di altri tipi di tumore, comunque, questa malattia risulta spesso curabile anche nelle sue fasi più avanzate. Con il giusto trattamento, oltre il 90% delle persone con linfoma di fase I o II sopravvive almeno altri 10 anni. Il 90% dei pazienti con un linfoma avanzato, sopravvive almeno altri 5 anni. Coloro che sopravvivono più di 15 anni dopo il trattamento, hanno più probabilità di morire successivamente per altre cause. Tutti i pazienti, comunque, devono essere sottoposti a controlli periodici per verificare il loro stato di salute e che la malattia non si ripresenti.
I trattamenti possono generare delle complicazioni a lungo termine, tra le quali: malattie del midollo osseo (come la leucemia), malattie cardiache, sterilità, problemi polmonari, problemi alla tiroide ed altri tumori. La chemioterapia, inoltre, può portare ad un abbassamento dei livelli delle cellule presenti nel sangue, aumentando così il rischio di sanguinamento, infezioni e anemia.