Magazine Cultura

Il linguaggio della moda nella scrittura narrativa

Creato il 03 ottobre 2012 da Pamelaserafino

Il linguaggio della moda nella scrittura narrativaIn uno stile narrativo ammetto di amare la descrizione, quella giusta che dona le sfumature e rende d'effetto i risultati dell'insieme. Si sa che non bisogna esagerare, ma io amo la lingua, il suo articolarsi in tanti rivoli di termini, amo la precisione della lingua e quindi posso dare consigli che seguono questa direzione. Ebbene nella descrizione di un personaggio oltre agli aspetti fisici e caratteriali potrebbe capitarvi di voler mettere in evidenza il loro abbigliamento. Naturalmente non vi soffermerete in dettagli esagerati ma potrete all'occasione saper utilizzare il termine giusto che racchiude l'idea generale che intendete rappresentare. Fornisco di seguito alcuni esempi di stile di abbigliamento riferibili agli ultimi decenni del secolo scorso prendendo in prestito il linguaggio della moda.
Stile grunge:
Il grunge è uno stile giovanile americano degli anni '80, diventato internazionale, che è stato consacrato dalla moda agli inizi degli anni '90. I "Nirvana" sono il gruppo musicale di riferimento. Abbiglimento: eskimo indossato su pantaloni classici, maglie effetto vintage slabbrate e consunte, pull oversize dai bordi scuciti, pantaloni stretti in grossi anfibi in pelle. Il tutto per uno stile per uno stile apparentemente impreciso ed improvvisato si è imposto come nuovo canone di vera eleganza e, paradossalmente, ricercatezza.
Stile hip hop:
Lo stile hip hop è nato agli inizi degli anni '8O sulla scia del successo del genere musicale americano. Ha preso il via dai sobborghi newyorkesi ed è strutturato da: colori forti, pantaloni esageratamente larghi (perfetti per la breakdance e lo skate), scarpe da ginnastica, cappellini e vistose catene come accessori. Portabandiera di questo nuovo stile sono stati i cantanti rapper.

Stile hippy:
Lo stile hippy prende il nome dal movimento giovanile degli anni '60. Così come il movimento beat che lo precedette e quello punk che venne subito dopo, i simboli e l'iconografia hippy mostravano un basso status sociale, coerentemente con ideali di povertà e semplicità, con un vestiario che rifletteva uno stile di vita disordinato e spesso vagabondo.
Sia i maschi che le donne hippie portavano i jeans e i capelli lunghi, ed entrambi portavano sandali o andavano scalzi. I maschi spesso portavano la barba. Sceglievano vestiti con colori brillanti e di taglio insolito, come pantaloni a zampa d'elefante, gilè, indumenti tie-dyed (t-shirt con disegni e colori psichedelici, spesso in cotone), dashiki (mezzi mantelli africani); molto popolari erano anche indumenti di taglio non occidentale e con motivi ispirati ai modelli dei nativi americani, degli africani e dei latino americani. Gran parte di questi indumenti era autoprodotta per contrastare la cultura delle aziende, e gli hippie spesso acquistavano i propri abiti nei mercatini delle pulci o dell'usato. Gli accessori preferiti, consistevano in oggetti della cultura indiana, copricapi, bandane e lunghe collane a grani.
Stile militare:
Lo stile militare si ispira appunto alle divise militari nei colori e nelle forme: divise, verde militare, bottoni dorati, stivali da ussaro. Lo stile militare ha avuto nella storia della moda i suoi alti e bassi; poplarissimo soprattutto nei primissimi anni settanta, ritorna ora sostenuto da nomi di prestigio come Prada, Dior Homme e Burberry. L'uomo Burberry ama il fascino da cadetto. Al via giacche da parate, da aviatore, camicie da ufficiale o dal taglio squadrato, maglie a coste, sempre in stile militare, da abbinare a pantaloni ultra slim. Immancabile il trench, ma reso più semplice e quindi svuotato di dettagli, e la new entry è il montone: il nuovo capospalla dell'inverno del futuro.
Stile gotico:
Lo stile gotico o moda goth, spesso in Italia impropriamente definita moda dark, stanno ad indicare vari tipi di abbigliamento e di stili estetici che caratterizzano le diverse categorie del movimento gotico. La stile comune è la tendenza ad usare il colore nero. La tipica moda gotica include dettagli come lo smalto nero, i vestiti neri, borchie, croci, trucco e capelli neri, piercing e catene. In alcune categorie di moda gotica, buone quantità di accessori sono ispirati alla moda vittoriana.
Lo stile gothic-post punk viene ulteriormente rinvigorito dalle influenze del glam rock che introduce elementi legati all'androginia: trucco e le gonne per gli uomini. Per l'uomo, ci sono tre prototipi rilevanti nell'ambito di questa scena gothic: elegant goth, goth metal e vampire goth.
Il primo è quello dandy, corretto e rivisto in chiave goth: cappotti e mantelli, magrissimo, viso pallido e occhi truccati con matita nera, camicia come con dei drappelli come quelle vestite da Lord Byron.
Per gli accessori si ha un uso della plastica, unita al metallo, usata in una sorta di magliette-corazze e accessori. Il colore di sfondo è, come da tradizione, il nero ma sono comuni colori fluorescenti, che vengono usati soprattutto nei dettagli.
Anche i capelli possono avere colori cangianti e/o fluorescenti, così come numerosi accessori, come i lightstick sottoforma di collane o bracciali, che al buio contribuiscono a creare coreografie d'impatto. Un altro materiale usato è il vinile, sia per gli abiti che per extension per i capelli, con cui talvolta vengono creati dreadlocks multicolore.
Stile punk:
L'abbigliamento punk è la moda tipica della subcultura punk. Nell'idea iniziale dei suoi precursori, lo stile doveva caratterizzarsi come un rifiuto dei canoni della moda stessa e delle regole, ma nei fatti l'abbigliamento punk si è diviso in moltissimi sottostili con caratteristiche peculiari. Inizialmente l'abbigliamento era costituito da vestiti strappati, pantaloni laceri, catene al collo, tatuaggi e piercing a orecchie, guance e sopracciglia (volutamente ostentati per disprezzo verso la società). Altri elementi dell'abbigliamento erano giacche di pelle, talvolta decorate da scritte spray, spille e vestiti da bondage. La stilista inglese Zandra Rhodes nel 1977 inserì elementi dell'abbigliamento punk nelle sue collezioni, edulcorandone tuttavia gli aspetti più estremi e creando vestiti più eleganti e dal colore acceso.
Gli anni '90 non presentarono modifiche sostanziali alla moda punk: tuttora molti punk vestono pantaloni stracciati, giacche di pelle e utilizzano lo stile Mohicano per quanto riguarda i capelli, mentre altri vestono in modo completamente fai da te.
Stile bohèmien:
L'uomo bohèmien veste completi di velluto, con pantaloni leggermente scampanati, camicie con fantasie paisley, lunghe sciarpe ethnic-inspired, cappelli, stringate o stilvaletti in tono. I colori sono, per l'appunto, autunnali e decisamente anni 70: bordeaux, ametista, blu di Prussia, verde petrolio. E tutta la panoplia dei marroni, con alcuni cenni di arancione.
.Stile sporty:
Ed infine trattiamo lo stile Sporty, molto in voga recentemente, in cui le proposte vedono un perfetto connubio tra il mondo del fashion e quello dello sport. E' proprio così che il maschio metropolitano, che ama la palestra tanto quanto il suo lavoro, può mixare capi d'abbigliamento una volta considerati ai poli opposti. Per esempio: classici blazer in denim abbinati a pantaloni di tuta, in felpa, con inserti in materiale tecnico, oppure l'eccentrica opzione giacca smanicata/cravatta e calzoni con risvolto. Anche il guardaroba per l'ufficio si fa meno formale, più rilassato e più comodo. Così, l'uomo continua ad indossare camicia, cravatta e pantaloni eleganti, ma opta per il giubotto in nylon o per il piumino waterproof.

Il linguaggio della moda nella scrittura narrativa

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog