Chi non conosce Dylan Dog?
Persino i miei amici anti-horror per antonomasia, che reputano TUTTO il genere al pari di ignobile spazzatura, hanno piacevoli ricordi legati all'indagatore dell'incubo creato da Tiziano Sclavi.
Io stesso ho vissuto le annate migliori di DD come lettore appassionato e vorace. Erano le prime stagioni, quelle degli special coi bellissimi volumetti allegati (li conservo tutti gelosamente, anche se sono superati e a volte anche imprecisi). Erano gli anni di Il club degli orrori, L'alba dei morti viventi, Gli uccisori, Vivono tra noi, Il signore del silenzio, Il male, I vampiri, e tanti altri titoli ancora.
La passione per DD culminò con l'albo per me più bello, Il lungo addio (n°74, 1992). L'unico fumetto in grado di commuovermi sul serio. E, bizzarro a dirsi, è forse l'unico DD del tutto estraneo al genere horror.
Poi il lento crollo, con stagioni opache e prive di guizzi degni di nota. Ho abbandonato Dylan da moltissimo tempo e, mi duole dirlo, non ho mai la tentazione di comprarlo di nuovo, nemmeno per curiosità. Sarà che Bonelli mi delude da anni, sarà che crescendo prediligo altre suggestioni, sarà che forse DD appartiene ai ricordi sbrilluccicosi legati all'adolescenza...
Ma poi qual è il vero valore di DD? Alto? Basso? Si tratta forse di una collana furbetta, fatta di ripetuti plagi omaggi a notissimi film horror, a volte copiati quasi pari pari? Insomma, fu vera gloria?
E adesso ci sorbiamo il film. Visto il trailer posso solo dire che mi sembra vera e propria immondizia, una roba alla Buffy the vampire slayer, ma più trash perché ha pretese di serietà. Non potrei mai sorbirmi una pataccata del genere. Forse DD non sarà poi questo capolavoro della produzione fumettistica italiana, ma di certo vale molto di più di quel hanno fatto i produttori di Dylan Dog: Dead of Night.
Aridatece gli anni '80.