Chi trova un amico trova un tesoro. Chi trova Berlusconi, trova molto di più. Trova un individuo dalla generosità smisurata e dal portafoglio similmente ampio. Se poi gli devi pure fare un favore, non c’è proprio cifra che possa spaventarlo.
Berlusconi odia vedere i propri amici in difficoltà. Per questo, se hanno bisogno di liquidità o se hanno bisogno di vendere, non ha problemi a comprar loro la casa per farli respirare economicamente parlando. Un galantuomo.
Nell’ultimo anno e mezzo Berlusconi ha compralo la villa sul lago di Como di Marcello dell’Utri (per una cifra che sembra superiore a quella di mercato) e le case del pianista di fiducia Danilo Mariani e dello strimpellatore Mariano Apicella.
L’immobiliare Dueville, partecipata al 40% dalla Dolcedrago di Berlusconi e per il restante 60 da due delle 22 società che controllano Fininvest (che è di Berlusconi) ha comprato il 28 giugno 2011 un’abitazione popolare di 4,5 vani a Cecchina, frazione di Albano Laziale, da Apicella.
La stessa immobiliare ha concesso il bis a gennaio acquistando una modesta abitazione in località Sarteano, nel senese, proprio da Danilo Mariani. La compravendita è stata anche motivo di scontro elettorale tra il sindaco e Simonetta Losi, moglie del sindaco e consigliera di minoranze, che ha rivendicato la gentilezza di Berlusconi che si è offerto di comprare una casa che non riuscivano a vendere. Mariani, che nel curriculum può vantare di essere l’autore dell’inno del PDL, ha negato con forza che Berlusconi abbia acquistato, insieme all’abitazione, il suo silenzio.
Noi gli crediamo: è pura malizia pensare che Berlusconi abbia comprato loro casa solo perché sono testimoni nel processo Ruby dove è imputato per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile.
Fatto sta che dai due siano arrivate delle deposizioni molto favorevoli al Cavaliere. Apicella si è presentato vestito da agente di Borsa e per un quarto d’ora ha sciorinato la sua verità fissando il vuoto. Ad Arcore solo cene normalissime dove si cantava, si parlava e si raccontavano barzellette. Spesso il menestrello si è esibito con l’ex premier in napoletano. Nella villa c’è una discoteca, ma anche una sala teatro, per compensare la caduta di stile. Mai viste scene di tipo sessuale, il presidente era sempre rispettoso nei confronti delle ragazze. Ruby forse l’aveva vista o forse no, ma non l’aveva mai conosciuta di persona e non gli era mai stato chiesto di mantenere il riserbo sulle serate.
Sul banco dei testimoni poi Danilo Mariani, pianista di Arcore, palazzo Grazioli e villa Certosa. Conferma che non ci siano mai stati contatti fisici tra Berlusconi e le ospiti se non strette di mano. In discoteca si beveva con moderazione e il drink più alcolico era a base di champagne: nessuno si sbronzava. Il Cavaliere era un ottimo padrone di casa: stava seduto e parlava con gli ospiti.
C’è da crederci.
Fonte: Il Fatto Quotidiano