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Il magico bosco del Sasso Grigno, un set su Flickr.
Non c’è niente da fare. Il fascino della montagna in veste invernale, la scoperta di ambienti, luoghi, boschi incantati, addormentati sotto un morbido mantello, le cime innevate affacciate sui colossi Dolomitici, i fondovalle avvolti nel mare di nubi e poi il silenzio, la scala armonica dei suoni smorzata, isolata, mimetizzata tra i grandi alberi del bosco.................
.......... ecco, quando l’inverno è tutto questo, allora non puoi farne a meno, devi andare, far camminare la mente fuori dalla confusione, vagabondare nel cuore dell’inverno, sentire la neve cadere dai rami, seguire le tracce di qualche animale, assorbire la luce tra gli alberi slanciati verso l’azzurro del cielo. Devi andare.
E siamo andati, passando increduli all’interno del bosco, verso la cima del Sasso Grigno e del Monte Zovo. C’è stato da faticare, la neve è tanta, si sprofonda anche con le racchette, ma il bosco ti afferra, con le sue lunghe dita di neve, ti prende tra le sue braccia e pian piano ti porta su e noi ci lasciamo portare verso le emozioni, da soli nel silenzio, attratti dagli spazi che si intravedono oltre le tende del bosco..............
............oltre il muschio che ci indicava la direzione del nord, fin che si poteva, fin che le ultime luci del giorno hanno avuto il sopravvento sulla fatica.