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Il malatone e altre storie

Da Marisnew
Cara Lilli,
è gennaio (che novità dirai tu) e se ricordi l'anno scorso di questi tempi, o giù di lì, ti scrivevo post su febbri e influenze varie. 
Prima ci fu "Il malatino" (il monello) e poi subito dopo "La malatona" (la sottoscritta).

Ebbene, quest'anno per non essere ripetitiva ti scrivo un post per parlarti del..."malatone" :DSecondo te chi potrebbe mai essere? ;-)

Si, Lilli, l'influenza questo gennaio ha colpito mio marito. E lo ha fatto alla grande, con tutti i crismi: febbre alta per vari giorni, tosse, dolori alle ossa fortissimi, antipiretico che fa effetto per pochissime ore soltanto, brividi di freddo da battere i denti, poi sudate straordinarie, inizio dell'antibiotico e dell'antinfiammatorio per aerosol....insomma, un bel quadretto.
Oggi va meglio, non più febbre ma tosse ancora presente e debolezza, ovviamente.
Ce la caveremo io e i monelli o cadremo vittime del contagio? Ai posteri l'ardua sentenza. Se prossimamente non avrai nostre notizie per un pò di giorni saprai già il perchè... ;-)
Ma per fortuna in casa nostra non è tempo solo di storie di febbre e dolori articolari. Ci sono ben altre storie interessanti e molto ma molto più belle.
Ad esempio, c'è la storia della monella che la sera prima di dormire fino a poco tempo fa mi chiedeva "Mamma mi racconti una storia?" (una storia che parla di storie, insomma!) e che invece da un pò di giorni inventa lei stessa storie serali. La fantasia non è esattamente il suo forte in questo frangente, sono un pò ripetitive nei personaggi, ma cambiano i nomi e sono molto buffi. E poi è tenerissima lei che mi racconta queste storielle di due-tre minuti tutte sottovoce, come se dormisse qualcuno, mentre è solo che la luce è fioca e io uso un tono di voce basso mentre la metto a letto e lei...si adegua :-)

E poi c'è un'altra storia, ancora più bella.Ci sono risate nuove in casa in questi ultimi giorni. Nuove, si. Perchè io ho sentito tante volte i miei figli ridere, ringraziando il Cielo. Se c'è una cosa che non è mai mancata nella loro vita, nonostante le difficoltà e le problematiche che hanno evidenziato, sono le risate. E ridono di cuore, specie la monella. In modo coinvolgente.Ma le risate di questi ultimi giorni sono nuove, come ti dicevo. Perchè sono all'unisono. Due risate che si fondono in una sola.La monella esclama cose tipo "Monello, dai, rincorrimi!" e lui lo fa, subito. E ridono come matti, correndo lungo il corridoio. E poi lei lo prende per la manina e gli dice "Facciamo girogirotondo!" e gli canticchia la classica filastrocca mentre fanno effettivamente un girotondo, con il monellino che al momento del "...tutti giù per terra!" si stende sul pavimento, provocando le risate più genuine che mai della sorella.Lo so, non sembrano cose molto speciali, dette così. Ma lo diventano se pensi che i miei figli non avevano mai giocato insieme. Mai...finora :-) 

La monella cercava da tempo di coinvolgere un pò il fratellino in qualche gioco, ma lui, un pò perchè piccolo, un pò per la sua ritrosia nel rapporto a due, perchè è proprio questo uno dei suoi problemi, ossia quello di relazionarsi con gli altri e condividere un'attività anche prettamente ludica... insomma, lui si tirava indietro, fisicamente e metaforicamente parlando.

Quindi capirai bene che sentirli giocare insieme, pur se in modo molto semplice, e soprattutto sentirli ridere insieme è per me una gioia e un'emozione grande. Grandissima.Un altro passetto avanti. Io la vedo così :-)



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