Magazine Diario personale

Il maledetto open space

Da Micamichela @micamichela
Quanto può essere brutta la vita nell’open space lo capisce solo chi ha lavorato in un open space.
Sì certo, alzare gli occhi dal pc e vedere facce umane è bello, puoi distrarti e fare due chiacchiere con i colleghi, qualche volta ritrovi quell’atmosfera di fare tutto insieme come durante i lavori di gruppo che era tanto bella [i commenti “uuuh io li odiavo” saranno bannati dall’internet intero].
Poi ti ritrovi la capa che si sente sola nel suo ufficio e ha voglia di chiacchierare e viene col suo bel black-berry a sedersi accanto a te e chiacchierare con la gente che hai intorno. In più ti ruba la penna blu, penna che tu hai con tanta fatica scovato in un’azienda sovrappopolata di penne nere. Una legge tutte le e-mail ad alta voce e ad alta voce fa la telecronaca di tutto quello che fa “devo segnare questo nell’agenda / Adesso rispondo a X / Poi ho la riunione con Mario, poi con Gino e poi con Piero”.Quello soprannominato Direttore generale perché un sacco umile, che esce dal suo ufficio [singolo, ndr] e dotato di porta, sbraitando e sbuffando e bestemmiando, come se lavorasse solo lui. Quella che telefona in vivavoce, a un collega che si trova in una stanza a dieci metri di distanza. L’avvocata [anche lei dotata di ufficio singolo], che telefona girando intorno alle scrivanie. Quello che camminando fa più rumore di tutti i Signori dei cavalli di Rohan messi insieme. Il capo per modo di dire che non ha mai voglia di far niente e come un’ape sui fiori passa di scrivania in scrivania a chiacchierare. Quella che cammina in giro facendo scattare il tappino della penna alla velocità con cui un colibrì sbatte le ali. Quella che ha caldo, lavora in canottiera e apre tutti i finestroni nonostante ci siano 5 gradi. Quello che ha i cali di zucchero ed apre una merendina o un sacchetto di biscotti ogni mezz’ora. Quella che passa e fissa i computer di tutti.
Quella che passa 10 volte. E 10 volte ti dice ciao. E tu 10 volte le devi sorridere.
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao
Ciao

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