Il Parco archeologico dell’Antica Kaulon, sito millenario della Magna Graecia, posto al confine tra le provincie di Reggio Calabria e Catanzaro, è in emergenza e chiede aiuto a causa del pericolo proveniente dal mare, dovuto non tanto ai pericoli dei nemici come accadeva secoli fa, ma al maltempo. Infatti, dopo la perturbazione atmosferica delle settimane scorse con il ciclone Nettuno, il Parco archeologico, intitolato a uno dei suoi scopritori, l’archeologo Paolo Orsi, è stato messo a dura prova ed è stata messa a nudo tutta la sua fragilità.
A causa del brutto tempo e la furia incessante delle onde del mare si sono verificati dei danni nella parte a sud dei resti dell’Antica Kaulon, indebolendo le fondamenta dei ruderi dell’antico tempio, con la minaccia, in caso di nessun intervento preventivo, che le prossime perturbazioni possano provocare danni irreparabili.
Negli scavi del Parco Archeologico dell’Antica Kaulon, situato alla periferia settentrionale di Monasterace Marina, si può osservare la struttura della città che prevedeva l’esistenza di un centro urbano cinto di mura, all’interno del quale era presente un tempio dorico. L’Antica Kaulon era un città importante della Magna Graecia, centro di commercio del Mediterraneo e centro culturale di grande rilievo. Negli ultimi scavi effettuati sono stati scoperti due mosaici di notevole fattura, raffiguranti due draghi, uno dei quali rappresenta il più ampio mosaico ellenistico reperibile nel Sud Italia.
Le bellezze presenti nel Parco Archeologico non possono essere lasciate abbandonate a se stesse e poste al continuo pericolo del maltempo e per tale motivo diversi sono gli appelli per chiedere interventi sul Parco. L’ultimo è arrivato dall’archeologo Francesco Cuteri, scopritore dei mosaici con il suo team, che ha chiamato in causa il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il ministro per i Beni Culturali ,Massimo Bray: “Quello dell’antica Kaulonia, così a ridosso del mare – ha scritto Cuteri - è un Parco che deve necessariamente continuare ad esistere nella sua integrità. Non deve trasformarsi, da luogo di memorie, in luogo dei ricordi”.
In realtà, le promesse di finanziamento non mancano per il Parco: la Soprintendenza archeologica Calabrese, con il Comune di Monasterace, ha predisposto un progetto per un milione e mezzo di euro per l’intero Parco Archeologico, mentre la Provincia di Reggio Calabria ha previsto un finanziamento specifico per creare barriere per frenare le onde del mare e proteggere l’Antica Kaulon. L’unico problema resta la burocrazia, molto lenta, rispetto all’imprevedibilità del maltempo che con un’altra perturbazione uguale a quella delle scorse settimane potrebbe mettere a rischio gli scavi inestimabili del Parco Archeologico dell’Antica Kaulon.