Il mancato decollo della torre-missile-ascensore

Capita in quel paesino affacciato sull’Adriatico, arrampicato su una collina irta e arieggiata dove lo sguardo spazia tra il Conero e il Vettore, dove lo stesso sguardo rapito nel godimento di tanto panorama sbatte contro un mostro rosa che spacca l’orizzonte marino in due e, spostandolo appena verso nord-est in direzione del Monte San Vicino, sbatte ancora contro una sorta di obelisco dai colori elettrici e cangianti che si direbbe un missile e invece, dicono, è un ascensore costato qualche milione di euro alla faccia delle priorità. Capita, dicevo, che le cose non sono come sembrano o non sembrano quello che sono. Fatto sta che di domenica pomeriggio arrivano i pompieri a liberare degli incauti naviganti del terzo millennio che usano il missile come fosse un ascensore o l’ascensore come fosse un missile. Il fatto è che la macchina, qualsiasi fosse in quel momento la sua funzione, si blocca nel mezzo e i malcapitati non possono scendere se non con l’aiuto dei suddetti vigili. E circola la voce che, quando la torre fa così, è perché si accinge a decollare. “Ma come?” - dicono i passeggiatori del giardino attiguo. In effetti promette promette ma non decolla mai. Ed ecco allora la spiegazione provenire da un astante che, non privo di malizia nel suo ragionamento, collega il caso ad un’altra delle mostruosità presenti in loco (è stupefacente quanti oggetti assurdi e costosi siano concentrati in così poco spazio), la palla rotante monumento a tutte le palle che girano e che, specie in questo momento storico, girano molto. Ed ecco la spiegazione scientifica al non decollare del missile-ascensore: la palla è ferma, non gira. Essa, nutrendosi del movimento di tutte le palle che girano nel mondo e di esse accumulando l’energia, fornisce l’alimento per il motore astrale della torre che torre non è o non sarebbe. E la torre non decolla mancando l’energia della palla rotante. E perché mai la palla è ferma? Boh? Forse per via della piccolafiamma che fa le vasche dietro le mura col cappello rosso da cauboi e la giacca rossa e argento tutta glitterata. Come ci siamo fermati tutti dalla stupore al suo passaggio anche la palla avrà avuto un mancamento.