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Il manuale del perfetto idiota

Creato il 14 settembre 2010 da Lacocchi @laCocchi

Capitolo 1: Dell'approccio
Ah, come approccia il nostro perfetto idiota non approccia nessuno. E' quello che ci frega tutte.


NDR: Dato che dovrei ripetere la parola perfetto e la parola idiota una serie infinita di volte, per comodità mia, tua, sua, nostra , vostra, il Perfetto Idiota sarà chiamato P.I da qui in poi. Grazie e arrivederci.
Il P.I infatti ha di solito molto charme.
Si avvicina con fare audace, ci offre da bere, ci riempie di attenzioni. Ma mica attenzioni cazzata del tipo: "Sei la luce della serata" o "Quanta gente ti ha detto che sei bellissima?" concludendo con la citazione della madre, che è sempre molto fine: "Complimenti alla mamma per come ti ha fatta" (sentite. Tutte e tre. Paura. Scappata.)
Il perfetto idiota ci riempie di attenzioni, nel senso che ci chiede delle cose.
E a noi ci piace quando ci chiedono le cose.
E' tutto un che fai, che cosa ti piacerebbe fare, che cosa fai di solito, dove vai, che gente frequenti, ma come mai non ti ho mai vista. E poi lusinga, lo stronzo.
Per lui tutto quello che facciamo è interessante. Bello. Siamo simpatiche e carine. Abbiamo degli occhi bellissimi ma "non è che te lo dico per fare il leccaculo eh". E ridiamo e scherziamo. E beviamo un'altra birra, e sai che sei proprio simpatica. Eh, pure tu sei simpatico.
Il perfetto idiota alla fine della serata ci ispira molto, molto amore. E pure sesso, tanto sesso.
E noi a questo punto siamo già fottute.
Capitolo 2: Del numero di telefono
Il perfetto idiota di solito chiede il numero alla fine della serata. A volte capita che non abbia il cellulare sotto mano, o dice di averlo scarico. E allora lo da lui a noi, il suo numero di telefono.
Io resto dell'idea che in realtà lui se lo tenga nascosto in tasca, il cellulare. Perchè a lui piace essere al centro dell'attenzione, e vuole vedere voi cosa fate.
E' stronzo. Ricordatevelo.
Nel momento in cui noi diamo il nostro numero di telefono, P.I può avere 2 comportamenti, che sfociano sempre e comunque in un unica questione: SCOMPARIRE.

  1. Il messaggio nella notte. Se il P.I è proprio un P.I, ci manda un messaggino nella notte, la sera stessa che ci siamo conosciuti. Il messaggino recita di solito: "E' stata proprio una bella serata, spero di vederti presto". Dopo di che, dissolvenza. 
  2. Il nulla. Il nulla è molto diffuso. Nel senso che lui ci chiederà il numero, per poi scomparire per mesi e mesi. Che allora cosa me lo chiedi a fare il numero?
  3. Nel caso in cui abbiate voi il suo numero di cellulare e gli mandiate un messaggio, non temete: non risponderà prima di tre giorni.

Seguono istruzioni nel capitolo successivo.

    Capitolo 3: Del rapporto con il telefono cellulareIl P.I ha un rapporto tutto speciale con il suo cellulare.
    Lui non è come i normali esseri umani, che quando ricevono un messaggio rispondono poco dopo. O al massimo vi chiedono scusa, che magari non avevano letto\visto\sentito il cellulare. NO.
    P.I il cellulare lo tratta come una cosa in più: lo dimentica, non lo guarda per ore, non legge i messaggi.
    Poi si ricorda di averlo, un telefono. Legge il messaggio che voi, speranzose e cotte come delle pere, avete mandato. Ma lui non risponderà.
    Dopo svariate ore recupererà la memoria, e riguarderà il telefono. E leggerà il messaggio, ma in quel momento non potrà nuovamente rispondere, perché chissà cos'ha da fare.
    Non ha nemmeno tempo per unire due lettere in un SI o in un NO, FIGURIAMOCI se ha tempo di telefonare.
    Nel frattempo noi, care dolci, aspettiamo come delle pampane, e controlliamo il cellulare ogni 32 secondi, che non puoi mai sapere.
    Ma niente. E così passano i minuti, le ore, i giorni.
    Tre o quattro giorni dopo, il perfetto idiota vi scriverà: ora lui ha del tempo da dedicarvi. Diciamo un 10 minuti. E farà finta di niente.
    P.I, infatti, il vostro messaggio l'ha letto tre giorni fa, ma ora non si ricorda nemmeno di averlo ricevuto. E magari vi dice pure: "Ma tu, farti sentire?"
    E voi lo vorreste prendere a calci negli stinchi. Ma l'amore batte la violenza fisica. Per ora.
    Capitolo 4: Del suo tempo preziosissimo
    Voi a questo punto siete cotte. Al punto giusto, andate. In costante attesa di un segno. Speranzose. 
    E siete li, pronte a "servirgliela su di un piatto argentato"
    Piatto che lui continua a rifiutare, manco sopra ci fosse dello spezzatino di fegato di merluzzo. 
    Perché lui non ha tempo. Itempo per il nostro perfetto idiota è molto, molto prezioso.
    Lui infatti ha sempre moltissime cose da fare: lavoro, calcetto, festival, serate, eventi, feste, cene, amici e amiche.
    Il perfetto idiota rimanderà sempre i vostri appuntamenti, e ogni sera avrà una nuova scusa (che vedremo nel capitolo 5).
    "Vuoi che ci vediamo domani?" chiederete voi speranzose via messaggio, dato che il P.I non telefona mai.
    "Ah, no, guarda, domani proprio no. Dopo domani magari. O magari la settimana prossima, perchè questa settimana è davvero allucinante. Non hai idea di che cos'ho da fare. Ti chiamo io, eh?" risponderà lui.
    E poi scomparirà, oberato dalle sue questioni, che tanto voi non avete nemmeno un'idea di quello che ha da fare.
    Capitolo 5: Ogni scusa è quella buona e giusta
    Ovviamente, per non presentarsi ai vostri appuntamenti, perfetto idiota ha bisogno di una serie di scuse plausibili e confermabili. Sarà pure perfetto idiota, ma non è mica perfetto coglione.
    Le scuse più usate sono:
    1-lavoro. A tutte le ore del giorno e della notte: meeting che durano giorni interi, venerdì sera passati chiusi in ufficio a smanettare al pc, turni apparsi all'improvviso un'ora prima del vostro incontro. Fatalità.
    2-Stanchezza. Post lavoro, post ginnastica, post serata, post sbronza, post weekend.
    Sono nati stanchi, questi perfetti idioti.
    3- "Mi sono addormentato." Che cacata. Ma chi ci crede?
    Io ti servo patatina arrosto pronta all'uso, e tu, che fai, dormi? Si, dorme, come diretta conseguenza alla stanchezza.
    Si addormentano facile, i perfetti idioti. E si svegliano sempre troppo tardi.
    Capitolo 6: Dell'egocentrismo, centrissimo.
    Il perfetto idiota ha un ego smisurato. Ingombrante. Esagerato.
    Lui ed il suo ego verranno prima di tutto: è sempre tutto un "Io sai. Io comunque. Io vorrei. Io pensavo. Io devo. Io lavoro." Senza dimenticare la mia frase egocentrica preferita: "Io sono fatto così, ok?"
    La cosa più divertente del suo egocentrismo, è che il perfetto idiota pensa sempre di avere solo lui delle cose da fare.
    Secondo il suo ego, voi la vostra giornata la passate a cazzeggiare, a rifarvi le unghie, la tinta ai capelli, e a bere birre.
    Mentre lui, uomo di mondo e stacanovista, lavora\studia tutto il giorno, senza un momento di tregua.
    Questo gli da il potere di dirvi: "Senti, se vuoi che ci vediamo (o altro verbo a caso) ...  fai qualcosa tu."
    Ed è li che voi cominciate ad averne le palle piene. Ma seriamente piene.
    Capitolo 7: Del tirarseLO e del non curarseLO
    Alla base di tutto c'è il fatto che il perfetto idiota da tutto per scontato. Lui sa che farete tutto voi, così può starsene li tranquillo, e aspettare in panciolle che voi gli scriviate\organizziate le serate e quant'altro.
    Alla base di tutto, c'è anche questa strana, spassosissima idea che il perfetto idiota ha recuperato dalle fighe: "Più me la tiro, più si innamorano di me." E di conseguenza agisce nei metodi spiegati nei diversi capitoli del manuale.
    Noi povere care, saremo pure cotte come delle pere dei perfetti idioti, perché in qualche modo ci conquistano sempre.
    Ma vorrei assicurare e far presente ai cari perfetti idioti in circolazione, che se ve LO tirate un altro po', potrebbe rompersi assai dolorosamente e a mai più rivederci.
    Poi non mi dite che non ve l'avevo detto.
    Uomo avvisato, mezzo salvato, eh.


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