Liquore-bibita
Quando le marene, o marasche, stanno per maturare, ricordatevi delle prelibate golosità che si possono preparare con questi frutti tutti succo dolce-agretto. Ricordatevi, cioè, della zuppa di marene; delle marene sotto spirito; della dolcissima marenata da bersi con l’acqua fresca; e anche di quella tale marenata estiva che si può preparare macerando le foglie della buona pianta in buon vino.
Eccomi, allora, oggi, ad additarvene un’altra; quella del prelibato liquore che si chiama (volendo parlare “in difficile”) Cherry Brandy, ma che (parlando alla buona) si chiama Maraschino casalingo, o Sangue Morlacco, perchè a differenza del vero maraschino, che è bianco, questo è di colore rosso, quanto il sangue.
Allorchè, per fare la squisita zuppa di marene, snocciolerete i frutti, accogliete tutti i semi con quel po’ di polpa che loro rimane sempre aderente; metteteli subito nel mortaio e pestateli bene, in modo da ottenere con la legnosa scorza, con la tenera mandorlina e con quel po’ di polpa, una poltiglia rossa. Pesate tale poltiglia e, per fabbricare il liquore con ingredienti nelle giuste proporzioni, toglietene o aggiungetene (pestando altri noccioli, dato che questi costano un bel niente), in modo che la poltiglia pesi o gr. 1000; o gr. 750; o gr. 500; o gr. 250. Pesate anche lo zucchero nel primo caso gr. 340; nel secondo gr. 250; nel terzo 170; nel quarto 85. Mettete in una casseruola poltiglia, zucchero relativo, e tanta acqua che basti appena a bagnar lo zucchero; fate bollire per 5 minuti; e lasciate raffreddare. Versate in un bottiglione o in un fiasco, e aggiungete alcole da liquori; nel primo caso 2 litri; nel secondo caso 1 litro e 1/2, nel terzo caso 1 litro e nel quarto 1/2 litro soltanto. Chiudete con un buon tappo di sughero. Lasciate a macero per 6 giornate. Filtrate.
Colerà, allora, giù dall’imbuto, un liquore dal colore rosso-sangue; dal profumo e dal sapore nettamente di marene ma reso amarognolo dalle mandorle che nelle marene sono sempre amare; un liquore che…verrà un po’ a costare (giacchè), se niente costano i
- PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
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Il maraschino è un liquore d’origine dalmata (Croazia), dolce e incolore a base di un tipo particolare di ciliegia il Prunus cerasus, (conosciuto anche con il nome di visciolina o amarena). Il liquore deve il suo nome alle varietà del frutto usato in Dalmazia la marasca (cerasus acidior), dove il maraschino è nato.La produzione del “rosolio maraschino” ebbe inizio a Zara, nella Dalmazia veneta, fin dal medioevo. La più antica ricetta fino ad oggi pervenuta, risalente al XVI secolo, la si deve ai farmacisti di un monastero domenicano della città.
- Sciroppo di Maraschino
- Torta con crema, maraschino e croccante
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