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il mare d'inverno

Da Guchippai
il mare d'inverno
ieri pomeriggio me la sono vista di tornare a casa a piedi e spingendo l'auto. che ci può stare, se uno si fa ottanta chilometri partendo con dieci euro di carburante nel serbatoio e lo sciopero dei benzinai. fortuna che la mia risparmiosissima Carolina mi ha riportato in garage senza che si accendesse nemmeno la lucina della riserva. la gita non era in previsione, ecco perchè non mi ero preoccupata di fare scorta di carburante; si è trattato di una di quelle decisioni prese lì per lì, del tipo che ieri mattina c'erano un sole e un cielo stupendi, e mi è venuta voglia di vedere che effetto facevano sulla spiaggia verso il tramonto. a Pinarella di Cervia, come in altre località, è stato innalzata una barriera di sabbia davanti agli stabilimenti, per proteggerli da eventuali mareggiate; si può passeggiare su quella sopraelevata improvvisata, o scendere e avvicinarsi al mare. a zonzo c'erano poche persone, anche perchè il freddo era pungente e le pozzanghere ancora ghiacciate; un paio di giovani facevano jogging, una coppia chiacchierava in qualche lingua dell'est, un anziano frugava alla ricerca di cozze e vongole. la luce era magica; illuminava d'oro i palazzoni in direzione di Cervia, mentre il mare aveva una trasparenza che non gli conoscevo. foto ne ho fatte diverse, che mica ero partita a mani vuote, ma la sola che posso mostrare è quella qui sopra, scattata con la Polaroid; le altre attendono di passare per il laboratorio, ma temo di aver combinato più pasticci del solito. pazienza; dopotutto il gusto della passeggiata e del tramonto rosso fuoco che mi ha accompagnato sulla via del ritorno non me li possono rovinare nemmeno alcuni scatti falliti.

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