Il mare di barents insolitamente caldo

L'Ufficio norvegese Met ha pubblicato un articolo sul riscaldamento del Mare di Barents,che essendo più freddo rispetto alla media negli strati superiori, invece è insolitamente caldo sul fondale.
Non si sa il motivo, e si immagino che sia causato da acqua calda proveniente dall'Oceano Atlantico tuttavia l'acqua calda tende a risalire prima in superficie anzichè sul fondale in quanto di minor densità quindi resta difficile spiegare questo scambio invertito di acqua calda sul fondo e quella più fredda in superficie.
Anche se l'acqua di superficie del mare di Barents è più fredda rispetto allo scorso anno, è più calda sul fondo.

Le letture di temperatura di scienziati norvegesi e russi sono state fatte in concomitanza con il Salone annuale di indagine sull'ecosistema.
Oppure è probabilmente legata al grande campo del vento, come gli alisei, venti occidentali prevalenti tra la corrente a getto polare e il vento orientale.
Per fortuna, l'acqua calda non è necessariamente una minaccia per i mammiferi marini e pesci.
Al contrario, l'acqua dell'Atlantico è calda e ricca di sostanze nutritive e di plancton, fornendo in tal modo migliori condizioni per i pesci come il merluzzo e capelin.
Naturalmente ci sono anche i pesci nel mare di Barents che non sono così felico sul fatto che sia più caldo.
Il riscaldamento preceduto dal fondale e poi della superficie ci fa capire che il fenomeno non può ne essere spiegato con la teoria dei gas a effetto serra ne con l'irradiamento solare,il vulcanismo sottomarino potrebbe esserne la causa più probabile?
Nel Mare di Barents si trovano estesi fenomeni di vulcanismo secondario.
Vulcani di fango sottomarini si sono formati da espulsioni di fango, liquidi e gas da fonti sepolte profondamente sotto la superficie.
A testimoniare la presenza di vulcanismo in quel mare si trova l'isola di Jan Mayen Beerenberg, lo stratovulcano che domina l'isola con i suoi 2.277 metri di altezza, è ricoperto da 115 km2 di ghiaccio, e forma la maggior parte di Nord-Jan, la parte settentrionale di Jan Mayen.
Esso non è solo il vulcano più elevato dell'isola, ma è anche il vulcano attivo più settentrionale della Terra.
Grazie alle eruzioni avvenute tra il 1970 e il 1985, l'isola ha avuto modo di ingrandirsi, soprattutto nella sua parte nord-orientale.
Sør-Jan, la parte meridionale dell'isola, presenta un numero elevato di crateri vulcanici, alcuni dei quali sono attivi, altri dormienti e altri ancora spenti. In alcuni crateri si sono conservate le ceneri prodotte nelle precedenti eruzioni.
Il 30 agosto 2011 è stata colpita da un terremoto di magnitudo 6.6.
La presenza quindi di vulcani sottomarini attivi è assicurata.
Fonti:
http://www.yr.no/nyheter/1.8345860
http://www.agu.org/pubs/crossref/2011/2011GC003575.shtml
http://aem.asm.org/content/73/10/3348