Magazine Diario personale

il mare di Ravenna

Da Galadriel
Oggi sono stata al mare, e per me mare vuol dire pesca!!! Non il frutto, ma l'azione del pescare un pesce, si spera, da parte di chi è munito di una canna e una lenza e un amo e un'esca: MIO MARITO!
Quando si va al mare, è sottinteso che si va a pescare. Cosi partiamo da casa con la macchiana piena dell'attrezzatura di pesca, compreso una bicicletta pieghevole con la quale raggiungere il punto più avanti sul molo. Il molo di Marina di Ravenna è lungo tre kilometri, e sinceramente prendere il sole in mare aperto, su di un sasso, con la bici parcheggiata sull'asfalto a mezzo metro di distanza da te, è veramente una goduria. Per raggiungere PortoCorsini, perchè è da quella parte di molo che andiamo noi, si passa dalle Bassette (zona industriale di Ravenna). Qui si gira attorno ai capannoni della Marcegaglia. Poco prima del mare, esiste ancora un pezzetto di valle, dove acqua dolce e acqua salata si incontrano dando luogo a piccole valli con isolotti in mezzo, raggiungibili, tramite una rete di canali, solo in barca. Zona ambita degli appassionati di pesca con la rete. Qui nascono come funghi i "Padelloni" o capanni da pesca, creando una suggestiva località di palafitte. Ne ho immortalato uno scorcio, ma la mia incompetenza in materia, non rende onore alla bellezza di quel luogo. Accontentiamoci, meglio di nulla! :)))
PS: Dimenticavo..niente pesce, abbiamo mangiato pollo!
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