
L’estate che rabbrividiva sotto cortine d’acqua, di pioggia scrosciante, di gocce grosse come noci, l’estate che a luglio mostrava già la ruggine ai bordi ha fisiologicamente ceduto il passo a quella calura intrinseca di agosto che affatica i passi e tiene al laccio persino i pensieri.
A fare da ponte tra i due scenari è stata la prima, consapevole volta di Athena Giada al mare considerando che il suo primo incontro fu a giugno dello scorso anno, quando aveva poco più di due settimane di vita e poteva solo inconsciamente godere dell’aria salmastra e dei refoli di vento che si alzavano trasversali sulla spiaggia di sassi . Il mare che è il mio più intimo paesaggio mentale da quando sono nata, ad oggi, che ne vivo i riverberi fin sulla superficie della pelle, per le nostre pupattole è qualcosa a cavallo tra un sogno, una meta, un diversivo, una distanza misurabile in un centinaio di chilometri ma al tempo stesso è per osmosi, una corrente che passa segretamente anche sotto alla loro pelle. Ereditata da me come le labbra a cuoricino, gli occhi grandi e quella piccola dose di testardaggine che le contraddistingue. Nemmeno il tempo di finire la frase “Andiamo al mare” che Alice Ginevra è già pronta davanti alla porta di casa con la sua insopprimibile urgenza e l’ inseparabile costumino giallo stretti con forza tra le mani.




La prima volta di Athena Giada ce l’ho sospesa davanti agli occhi con un corredo di immagini e di impressioni.Athena Giada sguazza, scalcia, allunga il passo e le mani piccole dentro ai suoi piccoli tredici mesi, spogliata del superfluo, via finalmente l’ingombro dei vestiti e del pannolino.Athena Giada non fa certo economia di emozioni e di gridolini appena alluna sulla sua prima spiaggia.Le pupille in rapimento, come di chi ha appena fatto una scoperta, seguono i rimbalzi immaginari di una pallina dal tappeto uniforme della sabbia a quello più increspato del mare. 



Io mi perdo ad osservare il ventaglio che lo stupore imprime alle sue espressioni, ai suoi gesti, priva di ogni sorta di difese per così dire, immunitarie, di stratificazioni, quelle che a volte rendono complesso anche ciò che non lo è.Alice Ginevra svuota energicamente il borsone con i secchielli, le palette e i rastrelli e comincia a dare forma ai castelli fatati di cui ci raccontava durante il viaggio in macchina, scavando strade sotterranee e fossati, gridando al papà di fare rifornimento d’acqua, più veloce, più veloce ancora, in una staffetta di secchielli senza fine. 



Athena Giada dal canto suo, rincorre veloce il suo colpo di fulmine e ad essere sincera non ricordo di averla mai vista correre in quel modo. In un battere di ciglia è già con i piedini a bagno nel suo primo mare, lei che è attratta dall’ acqua più che da qualsiasi altra cosa.L’acqua puntualmente le lava via resistenze ed esitazioni. Luca ed io corriamo incontro alle sue risatine vibranti che si perdono tra il ritmico sciacquettio delle onde. Felice come non mai, si lascia travolgere da abbracci liquidi e tridimensionali e non paga si tuffa al centro, la testa sott'acqua, per riemergere penso io, traumatizzata, invece no, lei ride e ripete il suo gioco. La trasciniamo gocciolante quanto recalcitrante sul bagnasciuga, le sventoliamo davanti agli occhi una paletta gialla e per un po’ sembra cedere all'entusiasmo del gioco. Raccoglie e spande sabbia in ogni direzione, rade al suolo un paio di castelli, si lascia ricoprire di sabbia dalla sorella, ma la sua calamita interiore pulsa come un secondo cuore e la spinge a correre sempre nella stessa direzione. Imperterrita, inarrestabile. 


E’ il mare il suo ombelico, è lì dove vuole stare, dove vuole sbattere i piedini e perdere l’equilibrio e noi con lei, a respirarci addosso, a risalire dal basso una cornice di mare sfumato e la libertà che puff, implode in un gomitolo di emozioni foderate di calore. 
MEZZELUNE AI GAMBERETTI E RUCOLA CON FANTASIA DI SCAMPI E VONGOLE AL SALTO
Ingredienti per 4 persone:Ingredienti per la pasta:310 g di farina 0090 g di farina di semola4 uova1 pizzico di sale


Ingredienti per il condimento:8 scampi freschissimi3 pomodori rossi (maturi ma sodi)1 zucchina3 spicchi d'aglio tritati e 1 spicchio intero400 g di vongole frescheolio extravergine d'olivabasilico frescoorigano fresco1/2 bicchiere di vino bianco secco (per il sughetto)1/2 bicchiere di vino bianco secco (per il sauté di vongole)1 peperoncino rosso frescosale








