Un cane demoniaco si aggira per le brughiere dove avvengono misteriosi ed efferati delitti
Secondo le intenzioni del suo autore “Il mastino dei Baskerville” non avrebbe mai dovuto vedere la luce: infatti nel racconto “L’ultima avventura”, pubblicato nel dicembre 1893, Sherlock Holmes era precipitato nella Cascata del Reichenbach. Ma, costretto dalle insistenze dei lettori e dell’editore, sir Arthur Conan Doyle dovette far “resuscitare” il celebre investigatore privato. Il risultato è il più famoso romanzo e probabilmente il capolavoro di Conan Doyle, originariamente pubblicato a puntate sullo Strand Magazine dall’agosto 1901 all’aprile 1902.
La storia del cane demoniaco che si aggira per le brughiere, sospettato di essere l’autore di una serie di efferati delitti, rimane ancora oggi un gioiello della narrativa, non solo gialla. Un racconto insuperabile per il senso di mistero e il fascino della suspense che lo pervadono.
Nell’edizione pubblicata sulla rivista Doyle volle inserire una nota a piè di pagina nella quale ringraziava l’amico Bertram Fletcher Robinson per avergli fornito spunti importanti sia per la stesura del soggetto che per l’ambientazione della trama.
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