- uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza e religione. essi hanno eguale diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio ed all'atto del suo scioglimento.
- il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
- la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società ed ha il diritto di essere protetta dalla società e dallo stato. »
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prima di tutto mi scuso per la lunga assenza dovuta a dei grandi cambiamenti che sono avvenuti nella mia vita personale e che hanno assorbito tutta la mia attenzione ed il mio tempo. ora dovrei essere tornata a regime e mi posso dedicare di nuovo al mondo ed alla sua disanima. oggi in particolare vorrei parlare di matrimonio, e dei tanti problemi legati al fatto che venga allargato a tutti coloro che vogliono contrarlo, o che venga permesso alle coppie di non farlo.per poter parlare della cosa però dobbiamo prima parlare del matrimonio in se e di cosa si intende per matrimonio al giorno d'oggi.il matrimonio è una istituzione estremamente antica che risale nel tempo fino ai romani, che lo chiamavano matrimonium (matri: madre munus: compito) cioè compito della madre, intendendolo come il riconoscimento dei figli della donna ed il suo compito di accudirli. nello stesso tempo vi era il partimonium cioè il compito del padre di mantenere la famiglia.a quell'epoca, il matrimonio aveva una valenza di tipo legale ed era di tre diversi tipi, di cui solo uno coinvolgeva la realtà religiosa, ed era quello che aveva più valenza politica. uno dei tre era addirittura un riconoscimento di una situazione già presente, cioè la usus in cui una convivenza di almeno due anni era alla fine riconosciuta ufficialmente come unione civile.è stata solo l'insorgenza e l'ingerenza della religione cristiana, che come suo solito ha fagocitato tutto, rimasticandolo a suo uso e consumo, che ha modificato il matrimonio rendendolo una pratica prettamente religiosa in cui l'unione di due persone doveva essere sancita da un religioso, ed in cui la effettiva validità di un matrimonio doveva essere avvallata dalla benedizione dell'ente supremo.da allora fino ad oggi ci siamo portati questo retaggio pesantemente religioso sulle spalle, anche oggi, quando il nostro stato dovrebbe oramai essere a tutti gli effetti laico.vediamo cosa ci dicono le leggi italiane del matrimonio.la dichiarazione universale dei diritti umani riporta queste parole: « Articolo 16: