E' UNO DEGLI ARGOMENTI DELLA SETTIMANA: SPOSE E MATRIMONI, PERCHE' NON UNIRLO A UNO DEI PERIODI STORICI CHE PIU' CI INTRIGA? SI', STO PENSANDO PROPRIO AL PERIODO REGENCY , COME CI SI SPOSAVA AI TEMPI DI JANE AUSTEN?
Fare un buon matrimonio era il sogno di ogni ragazza da marito, ma nella classi sociali più abbienti e nel Ton, la Stagione, quella dei balli nelle residenze sfarzose, nei club come Almark's , o addirittura a Corte, avevano uno scopo ben preciso per le famiglie che se lo potevano permettere : trovare un marito degno delle loro pargole.
Ma una volta trovato il pretendente giusto, raramente i matrimoni avevano l'imponenza, lo sfarzo e il numero di invitati di quelli contemporanei. Durante la Reggenza le nozze erano essenzialmente un affare di famiglia. Anche i matrimoni più alla moda erano limitati ai parenti più stretti, o, se ci sposava nei paesi, agli abitati locali. La sposa non aveva schiere di damigelle ma era accompagnata dalle sorelle più giovani o dalle cugine. Lo sposo aveva il proprio 'best man' (il compare d'anello), c'erano i testimoni di rito,i genitori degli sposi e i parenti più prossimi. Quanto al sontuoso banchetto di nozze...non sempre ce n'era uno! Basta pensare al matrimonio di Charlotte Lucas in Orgoglio e Pregiudizio :
" The wedding took place; the bride and bridegroom set off for Kent from the church door. / Ebbero luogo le nozze; sposa e sposo si misero in viaggio per il Kent subito dopo essere usciti dalla porta della chiesa."
Sposi dal Journal des Dames 1826
La maggior parte dei matrimoni si svolgeva in chiesa dopo le pubblicazioni e a meno che la coppia non avesse una dispensa particolare, la cerimonia doveva aver luogo prima dell'ora di pranzo ( da qui nacque la moda del Wedding Breakfast , la colazione di nozze).
I ricchi come i De Bourgh e i Darcy qualche volta si erano sposati con apposita licenza (licence) nel salotto di famiglia, ma ottenere questo tipo di dispensa era molto costoso. Mrs. Bennet, a cui certe sottigliezze non sfuggivano, dice infatti alle sue figlie parlando della fortuna della futura Mrs Darcy : “Ten thousand a year, and very likely more! ‘Tis as good as a Lord! And a special licence! You must and shall be married by a special licence!/ Diecimila sterline l'anno e molto probabilmente di più! E' come Dio comanda! E una licenza speciale! Voi dovete sposarvi con una licenza speciale e lo farete! ”
Con ogni probabilità tutte le coppie dei romanzi di Jane Austen si sposavano con il rito del matrimonio del Church of England Book Of Common Prayer, visto che quella forma di Solemnization of Matrimony (benedizione del matrimonio) è rimasta invariata dal 1662 ai giorni nostri. Se la volete leggere, la trovate QUI.
Il Matrimonio di Pamela ( 1740)
E com'era l'abito da sposa per le spose della Reggenza? Quante fosse comune l'uso dell'abito bianco non è dato dire perchè non esistono stampe di abiti da sposa precedenti al 1813. Ci sono però diversi dipinti della seconda metà del Settecento dove la sposa è solitamente raffigurata in bianco. Quanto al velo, sembra che il suo uso sia diventato popolare un po' più tardi, verso la fine del secolo. La maggior parte delle spose di inizio Ottocento indossavano fiori tra i capelli, una cuffietta o talvolta un cappello.
Anche la nipote di Jane Austen per le sue nozze con Benjamin Lefroy, celebrate nel 1814, era vestita di bianco. La sorella di Jane, Christine, ricorda che la sposa indossava " un abito di fine mussola bianca e sopra a quello uno scialle di morbida seta, bianco con sprazzi di giallo tenue, con fiori ricamati in rilievo in satin bianco e una bellissima frangia, e sulla testa una piccola cuffia in pendant,decorata con un nastro".
Dalla rivista Ackermann's Depository, 1816
Anche se i bouquet di fiori entrarono in uso solo in epoca Vittoriana ( così come l'usanza di attribuire significati particolari ai fiori) , erbe e fiori sono stati usati in tutte le epoche durante i matrimoni come simboli di buona fortuna. Il primo uso di cui è rimasta testimonianza risale all'antica Grecia. Fiori e piante erano usati per costruire una corona da far indossare alla sposa ed erano considerati un dono della natura. Per tradizione erano le damigelle della sposa a fare tutte le decorazioni floreali del matrimonio.
Sebbene il matrimonio rimanesse spesso un evento fra intimi, era l'annuncio delle imminenti nozze sul giornale locale il suo aspetto socialmente più rilevante . La stessa Jane Austen si trovò ad osservare: "Mi dicono che Miss Blackford si è sposata, ma non ne ho mai vista notizia sul giornale, e una può anche essere nubile se il matrimonio non è stato annunciato tramite stampa."
St.George's in Hannover Square
Quanto alla chiesa, chi è pratica del Ton lo sa...non c'era matrimonio 'à la mode' a Londra che non fosse celebrato nella chiesa di St George's in Hannover Square, nel quartiere di Mayfair, che in epoca Regency ( e non solo) era il quartiere dove era più 'in' risiedere durante la Stagione. Perchè proprio St. George's? Perchè per la sua posizione ( vicino alla maggior parte dei quartieri più eleganti eleganti della città) la chiesa era sostanzialmente la parrocchia di tutto il Ton. Secondo il registro dei matrimoni della chiesa, le prime nozze ebbero luogo il 30 aprile 1725 ( anno di fine costruzione di St. George's). Però il successo della chiesa raggiunse il suo culmine proprio durante il periodo della Reggenza, in cui venivano celebrati anche mille matrimoni l'anno. Il record si toccò nel 1816 con 1063 matrimoni, praticamente tre al giorno! E la moda di St. George's fra i membri delle classi nobili e i personaggi famosi dell'epoca, come il poeta romantico Shelley o il futuro primo ministro Disraeli, durò per tutto l'Ottocento.
Il matrimonio Regency, lo abbiamo detto, era essenzialmente un rito privato, che coinvolgeva un ristretto gruppo di persone, però c'erano le eccezioni. Alcuni matrimoni destavano più interesse e curiosità di altri. Uno fra questi fu, ad esempio, quello della Principessa Charlotte (unica figlia del futoro Giorgio IV ed erede al trono) con il principe Leopold di Saxe-Coburg-Saalfeldnel 1816. E allora come oggi, le nozze reali diedero molto da lavorare ai giornalisti di gossip . Ecco cosa scrisse la rivista di moda dell'epoca, La Belle Assemblee (maggio 1816), in merito alla sposa , il cui abito sembra costasse oltre diecimila sterline (!):
La sposa reale, felice di impalmare colui che il cuore le ha fatto scegliere e che gli amici hanno approvato, manifestava nel suo contegno quella gioia tranquilla e castigata che una fanciulla nella sua posizione non può mancare di provare. I suoi bei capelli biondi, acconciati in modo elegante e tuttavia semplice, la cui bellezza era da attribuirsi più al loro essere naturalmente ondulati che non all'arte del parrucchiere, erano adornati con una magnifica corona di brillanti a forma di boccioli. Il suo abito era di lamé argentato a rete, sopra a un sottoabito color argento, ricamato sul fondo con lamé argento in forme di fiori e conchiglie. Sia il corpetto che le maniche erano decorate con pizzo di Brussels. Il mantello era in tessuto argentato profilato con satin bianco e con un bordo ricamato in pendant con l'abito e allacciato sul davanti con uno splendido ornamento. Così era l'abito da sposa... I gioielli della sposa reale erano splendidi; oltre alla corona, c'erano una cintura di diamanti, gli orecchini e un bracciale di grande valore con magnifiche perle. Gli abiti indossati dalla Corte in questa occasione erano particolarmente splendidi; ci spiace che i nostri limiti non ci consentano di entrare nei particolari, ma non abbiamo potuto fare a meno di notare il gusto unico e l'eleganza mostrati dall'abito in lamé argento, splendidamente adornato da gigli argentati, della Marchesa di Cholmondeley; non abbiamo mai visto prima una conbinazione tanto affascinante di gusto classico, splendore e toccante semplicità.
* Fonte: Yvonne Forling's blog
IL MATRIMONIO DI ELIZABETH E DARCY IN ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
VI RICORDATE IN QUALE ROMANZO STORICO, SPECIALMENTE REGENCY, AVETE TROVATO IL MATRIMONIO PIU' BELLO O MEGLIO DESCRITTO?