Perthshire Victorians, 1885-1910 (fonte: Retronaut.com)
Il mattino è lì che si masturba
Un occhio solo è sveglio
Nella tasca terra e uomini;
Di donne sbucciate come mandarini
Sente l’odore e ne ha pietà,
Piange pozzanghere;
Non ha colpe,
Ma le stelle lo evitano;
Quando piove
Accarezza nuvole
Credendole disperate;
Ha dita lunghe e bruciate
Con cui trascina il suo palco
Su e giù;
Dell’amore non sa,
È ancora troppo presto;
Ma i gabbiani lo credon matto da tempo,
E allora che aspettano
A chiamarlo buio?