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Il mattone come forma di investimento? E’ ancora vero?

Da Mrinvest

Il mattone come forma di investimento? E’ ancora vero?Dopo gli anni di vacche grasse dell’immobile, non è un mistero che negli ultimi 2 anni il mercato immobiliare sia stato uno dei settori che ha risentito maggiormente gli effetti della crisi. Le transazioni sono passate da 850mila circa di 2 anni fa, a 650mila circa.

Ma allora, l’immobile è ancora un investimento?

Abbiamo avuto l’occasione di parlarne con Gianluca Capone, il Direttore di uno dei progetti immobiliari più innovativi del web (Livellocasa.it), che ha espresso il suo punto di vista raccontando una sua storia familiare sicuramente d’altri tempi:

“Il mio bisnonno era un benestante e ad ognuna delle sue 7 figlie (tra loro c’era anche mia nonna) dette in dote una casa. La figlia più piccola, che non aveva nessuna intenzione di sposarsi, chiese di avere in contanti la cifra destinata all’acquisto della casa. Il mio bisnonno acconsentì.

Subito dopo scoppiò la Seconda Guerra Mondiale. Risultato? Alla fine della guerra le 6 sorelle avevano comunque una casa, la più piccola invece con i soldi ricevuti (era il 1946) riuscì a comprare un’impermeabile per ripararsi dal freddo.”

Il fascino del mattone e del valore che rappresenta mi ha sempre affascinato – racconta Gianluca – perché

Il mattone come forma di investimento? E’ ancora vero?
nel tempo guadagna sempre valore e nel frattempo fornisce una rendita di tutto rispetto sul capitale con gli affitti.

Chiaramente sto parlando soprattutto di immobili di investimento per chi ha la liquidità necessaria da poter investire, conosciamo tutti benissimo le difficoltà ad acquistare la “prima casa”, ma anche in questo caso ci sono delle novità che pochi conoscono.

Il mercato immobiliare oggi è diventato internazionale anche per i piccoli investitori, offrendo la possibilità di acquistare immobili all’estero con un capitale relativamente esiguo per un immobile (50mila euro) con formule di affitto garantito gestito da società specializzate. In tali operazioni è vivamente sconsigliato il “fai da te”.

E se invece la necessità è acquistare la tanto sognata “prima casa”?

In questo periodo accendere un mutuo per acquistare casa è diventato complicatissimo: i tempi si sono notevolmente allungati per l’erogazione anche per i parametri più restrittivi per concederlo; le banche non concedono più il 100% e se si è fortunati concedono l’80%, significa che è necessario disporre di una liquidità di almeno il 20% del valore dell’immobile. Le trattative latitano.

Quindi è aumentata vertiginosamente la domanda di case in affitto. Molte agenzie immobiliari con le quali collaboro mi dicono più o meno la stessa cosa “in questi 2 anni ci siamo tenuti a galla con gli affitti”.

Ma è vero che se l’affitto da un lato fa la felicità del proprietario, anche accordando canoni più vantaggiosi per l’inquilino rispetto al passato, rappresentano pur sempre un rischio legato alla potenziale insolvenza. I proprietari richiedono garanzie, ma le fideiussioni bancarie sono sempre più complicate da ottenere, la classica caparra di 3 mensilità in molte città si è ridotta ad una o due mensilità.

E allora? E’ possibile adottare la formula del Rent-to-buy (affitto finalizzato all’acquisto). E’ così possibile uscire dall’incubo dell’affitto a fondo perduto e cominciare a costituire il capitale per l’acquisto. Versando mensilmente un normale canone di affitto, la metà di questo è destinato come acconto sull’acquisto per 3/4 anni. Tutte le decisioni ed i costi relativi all’acquisto vengono così posticipati (in attesa di tempi migliori?) ma disponendo subito del proprio sogno.

Per questo penso “che sia sempre il momento di comprare casa, basta sapere dove e come”.

Considero il settore immobiliare veramente affascinante, sono fermamente convinto che l’immobile rappresenti sempre e comunque un investimento: che si tratti di una seconda casa al mare o in montagna, di un investimento estero, della propria prima casa residenziale.

E’ questo il motivo che mi ha spinto a creare il portale immobiliare LivelloCasa. Negli ultimi 10 anni mi sono occupato di sistemi informativi aziendali per grandi organizzazioni. Ho pensato di coniugare la mia professionalità con la mia passione dando vita ad un portale immobiliare diverso nel panorama italiano già affollatissimo. L’obiettivo ad oggi è stato raggiunto, infatti per sue particolarità, LivelloCasa ha attirato l’attenzione di vari media specializzati (tra i quali “Il Corriere della Sera”), conta oltre 2.500 agenzie associate ed un’offerta di 200mila proposte immobiliari. Oltre 2000 persone al giorno cercano il proprio sogno (a gennaio 2011 abbiamo registrato quasi 70 mila accessi).

Il cuore del sistema è il suo motore di ricerca semantico e georeferenziato, anteprime di ricerca a 2 livelli chiare ed esaustive, comparazione fra immobili, tutto fruibile senza registrazione, quindi in modo facile, veloce ma soprattutto intuitivo per l’utente.

Per colmare il bisogno di sicurezza quando si parla di “internet” LivelloCasa.it gestisce un servizio telefonico gratuito che permette di interagire con l’agenzia che si occupa della trattativa immobiliare. Nessuna installazione software, microfoni, cuffie… il cliente parla con il suo telefono fisso o cellulare ed all’agenzia squilla il suo telefono (Servizio Sitofono).

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