Vaghe supposizioni è l'ultimo album di Denis Guerini, nove tracce, nove indizi.
Questo è un disco noir in cui l'autore, come un investigatore, cerca di trovare il senso della propria storia che come una strada di notte è illuminata solo per alcuni tratti dai lampioni.
"Cosa uccide in certi momenti, forse la scarsa chiarezza dei nostri sentimenti". Denis Guerini affronta il tema del dubbio in modo ironico e intimistico al tempo stesso.
Nel brano "La terrazza" lo slancio estatico dell'amore viene raccontato nella sua umanità: l'abbraccio fra il desiderio di lasciarsi andare e le paure ad esso connesse, oppure il confronto fra il perdersi e il cercare di ritrovarsi come elementi di una indagine sempre aperta, un volo alternato fra la ricerca di valori solidi e le distrazioni di una rincorsa verso l'appagamento edonistico, raccontato ne "Il merlo e la gazza". La ricerca continua investe anche l'ambito civico e sociale, descrivendo il dissenso fra le due anime interiori, quella che vorrebbe allinearsi all'etichetta del decoro e della moralità pubblica e l'altra invece, più coerente con le proprie pulsioni, da non mostrare, come raccontato nell'"Orgia dell'esplicito".
Ogni brano fa luce su un aspetto della vita - l'amore, la memoria, la tradizione, il quotidiano, le relazioni - ma manca una luce che ci racconti una verità che leghi tutti questi fili in una trama riconoscibile, definitiva. Ogni ambito dell'esperienza fornisce solo verità parziali, da intrecciare tra loro a trovare un senso che sciolga tutti i dubbi: "perché l'artista è un indagatore senza risposte sicure, inventa indizi per dare un volto al suo assassino esistenziale".
DICONO DI LUI
Un disco impegnato e impegnativo dove si lascia acceso solo un piccolo lume a far da cornice e atmosfera, un punto di vista diverso fatto di parole e sensibilità di artista. Marco Pinti, Indie Tune
Quasi un concept, Vaghe Supposizioni, canta la sensibilità di certe anime e di certi uomini, che forse proprio per questo sono condannati ad una sorta di sofferenza, che trova nella musica, in questo caso, uno sfogo naturale e rigenerante. Disco per intenditori. Sisco Montalto, Clap Bands Magazine
Di tutto il lavoro dire che è un album di "canzoni" è davvero limitativo, perchè sono molto di più...cosa? Credo che ancora non esista il termine esatto per definirle...ma sono GRANDI. Alberto Quadri, Quadriproject
Ironico ed intimo, delicato ma efficace, "Vaghe supposizioni" è un disco da non lasciarsi sfuggire. Francesca De Carolis, Diffusioni Musicali
"Vaghe Supposizioni" è un disco validissimo, in cui le parole si caricano d'una forza impressionante. Piergiuseppe Lippolis, Music map
"Vaghe supposizioni" è un album consigliato a tutti gli appassionati di racconti, grazie alla verve da cantastorie di Denis, e a tutti gli amanti del cantautorato che si tinge di tinte jazz, swing e di tutti i colori dell'avanspettacolo a metà fra teatro e musica. Rockon
Il nuovo disco di Denis Guerini mette gusto ed eleganza in un cantautorato intriso di Jazz e di Swing [...]. Paolo Polidoro
Il disco di Denis Guerini è un disco calmo, sincero, verace, acustico, Jazzato, un disco che regala armonia e riflessione, contemplazione. Gianluca Clerici, Full Song
Denis Guerini nelle sue "Vaghe Supposizioni" ci mette canzone d'autore, perizia tecnica, disincanto, energia, poesia, ironia, per nove canzoni senza sbavature, immerse in un mood favolistico, raffinate, semplici e complici nel loro narrare di grandi "cose piccole". Marco Messineo, Shake-Grandi Palle Di Fuoco
Un album di classe,raffinato ed elegante,come raramente capita di sentire in questi strani tempi:lode a Denis e alla sua arte,dunque,che ci regala emozioni vere con delle belle canzoni,rifinite in ogni minimo dettaglio! Francesco Lenzi, Audiofollia
Di nuovo, un bel disco italiano di cui c'era bisogno. Emanuele Brizzante, The Webzine
Con "Vaghe Supposizioni" abbiamo sicuramente a che fare con un disco importante, oseremo dire "da meditazione", e quindi da assaporare lentamente, per coglierne appieno tutte le sfumature. Giacomo Messina, KDCobain
Ispirato e piacevole. [...] Si chiama Denis Guerini e rappresenta con il suo nuovo disco il tipico esempio (riuscito) di cantautorato contemporaneo. Loris Gualdi, Music on Tnt
BIO
Artista di Crema, classe 1976, nasce musicalmente batterista.
Nel 1996 collabora alla creazione di un album con la band etno-folk Krosmos (Udegar 1996). Partecipa al successivo tour in Bosnia.
Nel 1998 dall'etnico passa ai Karnea, gruppo grunge che riscuote ottimi consensi di critica.
Nel 2000 inizia la passione Jazz ispirata da Davis e Coltrane che nel 2003 sfocia in sperimentazione pura con la band dei Betty Bop, Miscela di funky-jazz e musica klezmer.
E' in questo periodo che nasce la passione per la scrittura. Entra nel vivo la sua produzione cantautorale, la sua continua investigazione della realtà, profonda e osservatrice, condita da immancabile ironia.
Nel 2007 realizza il primo demo, "Personaggi da guardrail"
Nel 2009 arriva l'album "L'ultimo della classe" da cui è tratto il video della canzone "Ah beh sì..."
Nel 2011 scrive in collaborazione con lo scrittore Emanuele Mandelli lo spettacolo di teatro-canzone "È facile smettere di essere ottimisti (se sai come farlo)".
Nel 2012 i sei brani cantati durante l'esibizione entrano a far parte dell' album "I giorni della fionda". Da questo lavoro vengono realizzati anche due video girati dalla regista Elisa Tagliati "Luisa sente le voci" e "L'ipocondriaco".
Giusto un anno dopo, anno 2012 inizia il teatro. L'approccio al palco da attore e non più da scrittore di brani musicali fa evolvere ulteriormente la produzione artistica, anche nell'impatto scenico.
Nel 2014, fra settembre e ottobre esce l'album "Vaghe Supposizioni", un concept dalle atmosfere noir, in cui viene trattato il tema del dubbio.
Sito: www.denisguerini.it
Facebook: www.facebook.com/denis.guerini
Youtube: www.youtube.com/channel/UCAV4Sz7x6i84FUzeQDDqIKQ
Francesca Zizzari
[email protected] - tel. 328 4161425