Il Maxischermo

Creato il 14 marzo 2013 da Riciard @riciard
E' possibile o meno fare politica senza alcun finanziamento pubblico? E' del resto quello che gli stessi italiani hanno votato nel referendum, poi aggirato malamente dalla seconda repubblica. Il M5S dice di saperlo fare e di poterlo fare. Ed io non metto in dubbio, è il principio di per sè che non mi piace, poichè porterebbe ad una "americanizzazione" della nostra politica dove le industrie sostengono un candidato e, se questo vince, vanno a chiederne di conto. Ma torniamo a Grillo ed al M5s. La foto che vedete qui sotto, ad oggi, è abbastanza eloquente. Racconta dei soldi percepiti e di quelli spesi. Nessuna spesa. Appena se n'è accorto, Grillo, che andava dicendo che era tutto pubblico e che tutte le cifre potevano essere viste da tutti, ha scritto qualcosa a riguardo, dicendo che i dati "saranno" pubblicati. La trasparenza per ora è sempre una virtù sconosciuta. E tuttavia il dato che mi piacerebbe avere sotto mano non è quello delle spese, ma di chi ha donato. E purtroppo o per fortuna sarà un dato coperto dalla privacy. Lo dico con una certa curiosità, dopo aver letto questo piccolo pamphlet di Michele Di Salvo "Chi c'è dietro Beppe Grillo ed il suo movimento", molto interessante, specie per la ridicolezza di una stanza fatta fare da Casaleggio a forma di uovo quando aveva a che fare con la direzione di Web-egg. La cosa che qui mi piace riportare è, però, questa: C.B. racconta “…un giorno, quando collaboravo alla campagna elettorale delle regionali in Lombardia per le 5 stelle, piena anch'io di tante speranze, ebbi l'onore di conoscerlo [Gianroberto Casaleggio ndr.]. Erano solo due mesi che partecipavo nel meetup e Vito Crimi (candidato alla presidenza della Regione per il movimento 5 stelle) mi mandò dallo staff di Beppe Grillo insieme ad altre due persone, le mie idee su cosa fosse questo staff non erano ancora chiare. Beppe Grillo aveva sempre parlato di 5 ragazzi... Ci rechiamo negli uffici della Casaleggio Associati a Milano, Gianroberto, dopo averci dato indicazioni sui temi che avrebbero dovuto affrontare i 39 candidati nell'evento di piazza Duomo, si alza, si gira e se ne va senza neanche un grazie arrivederci. Quel giorno dissero anche una frase che mi colpì molto. Dissero che al tabellone luminoso in piazza Duomo avrebbero pensato loro [non la cassa del movimento ndr], sapete quanto costa l'affitto di quel coso? La cosa mi colpì ma volevo ancora aggrapparmi alla speranza che con il movimento ci saremmo liberati della casta…”

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :