Quando parliamo della melograna (Punica granatum, famiglia Punicaceae), è bene chiarire fin da subito che le affermazioni pubblicitarie delle compagnie che vendono il succo derivato da questo frutto possono essere decisamente esagerate, o perlomeno premature.
L’esempio per eccellenza riguarda il suo uso per il trattamento delle malattie urologiche, ossia quelle che coinvolgono il sistema genito-urinariomaschile: da un un lato,è vero che i fito-composti che lo caratterizzano (ellegitannine) si distinguono per la capacità di ridurre l’ipossia (mancanza tissutale di ossigeno) e per un effetto rilassante sulla musculatura di tipo liscio, entrambi aspetti implicati nelle principali patologie di questo sistema. Eppure, le prove di efficacia terapeutica sono ancora poche: nel caso della disfunzione erettile abbiamo un singolo studio finanziato dall’azienda POM Wonderful (che si trova in un contenzioso legale con il governo statunitense a causa della sua pubblicità aggressiva) su uomini che soffrivano di questa condizione in una forma lieve o moderata, e in cui fu osservata solamente una “tendenza” statisticamente non significativa verso una diminuzione dei sintomi. Secondo i ricercatori la ragione potrebbe risiedere nella breve durata e nel basso numero di partecipanti (rispettivamente 4 settimane e 60 uomini), ma tenendo conto dei finanziamenti industriali... è legittimo un certo scetticismo.
Parimenti, per quanto riguarda il tumore della prostata, i dati sono altrettanto incerti: è indubbio che le persone che consumano quotidianamente il succo di melograna abbiano un positivo aumento del PSADT (Prostate specific antigen doubling time), un valore biochimico che predice la sopravvivenza dei malati di questo tumore... Ma non sappiamo ancora se in modo maggiore a quello che si otterrebbe con un semplice placebo (Kroeger, 2013).
Nonostante queste incongruenze tra pubblicità e scienza, non mancano certo delle ragioni per sostenere che la melagrana sia comunque un’ottima scelta all’interno della propria dieta:
- E’ un valido anti-infiammatorio, in quanto negli studi a lungo termine con controllo placebo (Peluso, 2013) ha dimostrato costantemente di poter ridurre alcuni indicatori di infiammazione, precisamente il fattore di necrosi tumorale alpha (TNF-a) e l’interleucina 6 (IL-6)
Questi due aspetti (capacità anti-ossidante ed anti-infiammatoria) lo rendono un ottimo candidato per la prevenzione di molteplici malattie degenerative, in particolare quelle di tipo infiammatorio, anche se al momento abbiamo dati solo per il tumore della pelle: secondo uno studio di tipo caso-controllo e multi-centralizzato, ossia condotto contemporanemante negli ospedali di 8 diverse nazione europee comparando le abitudini di persone malate con quelle di persone sane, il consumo regolare ridurrebbe il rischio sia del carcinoma a cellule squamose che del carcinoma a cellule basali (de Vries, 2012).
In conclusione: le caratteristiche del melograno lo rendono un alimento molto raccomandabile per la salute umana, ma è giusto dire che le evidenze scientifiche per una sua oggettiva efficacia nel prevenire o trattare patologie sono ancora limitate.
Bibliografia:
de Vries E, Trakatelli M, Kalabalikis D, Ferrandiz L, Ruiz-de-Casas A, Moreno-Ramirez D, Sotiriadis D, Ioannides D, Aquilina S, Apap C, Micallef R, Scerri L, Ulrich M, Pitkänen S, Saksela O, Altsitsiadis E, Hinrichs B, Magnoni C, Fiorentini C, Majewski S, Ranki A, Stockfleth E, Proby C; EPIDERM Group. Known and potential new risk factors for skin cancer in European populations: a multicentre case-control study. Br J Dermatol. 2012 Aug;167 Suppl 2:1-13.
Kroeger N, Belldegrun AS, Pantuck AJ. Pomegranate Extracts in the Management of Men's Urologic Health: Scientific Rationale and Preclinical and Clinical Data. Evid Based Complement Alternat Med. 2013; Epub 2013 Mar 26.
Peluso I, Raguzzini A, Serafini M. Effect of flavonoids on circulating levels of TNF-α and IL-6 in humans: a systematic review and meta-analysis. Mol Nutr Food Res. 2013 May;57(5):784-801. Epub 2013 Mar 8.
Wolfe KL, Kang X, He X, Dong M, Zhang Q, Liu RH. Cellular antioxidant activity of common fruits. J Agric Food Chem. 2008 Sep 24;56(18):8418-26. doi: 10.1021/jf801381y. Epub 2008 Aug 30.