Oggi ho deciso di parlare di Mental Coaching applicato al calcio, ma di partire da un episodio che ho avuto la fortuna di vedere dal vivo circa un mese fa e che poco c’entra con il calcio.
Una veloce premessa: Ekis, oltre ad avere una sezione Coaching e Sport, ne ha una Corporate che ha come target le aziende, erogando (tra le altre cose) corsi e seminari.
In uno di questi seminari eravamo al circuito Ferrari di Fiorano con un cliente molto importante. Era l‘ultimo di 4 giorni di corso e questa grande azienda aveva preparato un regalo davvero speciale per i partecipanti (circa 40 persone): 3 giri di pista sulla Ferrari Formula 1. Naturalmente si tratta di una macchina appositamente modificata in modo tale che, oltre al posto del pilota, ce ne sono altri due per i passeggeri: la Ferrari F1 Three Siters (vedi foto).
Non male come regalo… ed il bello deve ancora arrivare: il pilota era niente popò di meno che il 2 volte Campione del Mondo Fernando Alonso!
Fernando era la prima volta che guidava la Three Siters, che ha una carlinga esattamente identica alla Ferrari Formula 1, semplicemente è stato ridotto il serbatoio per ricavare i due posti per i passeggeri.
La prima cosa che ho pensato, vedendo arrivare Alonso verso i Box, è stata: “Chissà che noia dev’essere per Fernado fare questo genere di cose!”. Lo so lo so, prende un sacco di soldi e sono giornate promozionali che sicuramente sono contrattualizzate, ma sinceramente se una cosa è noiosa, lo è sempre… quindi non credevo che lui fosse proprio felicissimo e invece… mi ha dato una grande lezione!
Come detto era la prima volta che lui guidava quella macchina e, dopo averla guardata accuratamente (addirittura le ha fatto qualche foto con il suo iphone), la prima cosa che ha chiesto appena è arrivato è stata: “Qual è il record della pista con lei (la macchina ndr)?”.
Ecco la mente del campione su cosa si focalizza: IL RECORD!
Le chiavi di lettura che io ci vedo sono due:
- L’atteggiamento mentale del vincente che mira sempre al top;
- Il porsi un obiettivo per rendere MOTIVANTE un qualcosa di apparentemente noioso.
Per quanto riguarda il primo punto, vi invito a rileggere un po’ di articoli sull’atteggiamento mentale vincente e sul focus mentale dei campioni, dove c’è spiegato praticamente tutto. Oggi voglio soffermarmi sul secondo punto.
Credo che Fernando sia stato Geniale! Ha saltato di slancio la risposta a questa domanda: Quando fai un qualcosa (nella vita sportiva e non) che ritieni inutile o noioso, il risultato finale quale sarà? Pensaci… sei in grado di dare il 110% in qualcosa che ti annoia? Attento, non ti ho chiesto se sei in grado di fare bene qualcosa che ti annoia, ma se sei in grado di farla al 110%.
Chiediti in quali cose della tua vita sei in grado o sei stato in grado di dare il 110% e cerca di capire che cosa le accomunava… non sono in grado di leggere nella mente, ma di una cosa sono sicuro: NON ERANO COSE NOIOSE!!!!
Tornando a parlare di calcio: che senso ha fare un’amichevole e giocare al 50%?
Praticamente tutte le squadre ad inizio stagione hanno triangolari, tornei, partite che sono organizzate dagli sponsor, etc., quante volte in queste partite brillano i campioni? Di solito chi fa la differenza sono i ragazzi della Primavera. Perché? Bè non solo perché gli viene dedicato spazio ma perché hanno una grande MOTIVAZIONE: vogliono mettersi in luce, vogliono far vedere quel che sanno fare. Hanno la possibilità di giocare con grandi campioni che forse hanno comprato la sera prima al Fantacalcio a casa di un amico o di cui forse hanno l’immagine appesa in camera da letto.
Ci vuole una MOTIVAZIONE per dare il massimo! Bisogna trovare un MOTIVO per AGIRE e ognuno di noi deve trovare il proprio!
Alonso ha chiesto qual era il record della pista con quella macchina e vi garantisco che era concentratissimo e tutti i meccanici attorno a lui controllavano ogni minimo particolare e seguivano ogni suo suggerimento. Probabilmente da quei 50/60 giri hanno trovato qualche piccola sfumatura che gli ha consentito di vincere la settimana dopo in Germania. Sarebbe bastato anche un piccolissimo particolare, ma non lo avrebbero trovato se lui fosse arrivato lì con un pensiero di questo tipo “Che due biiiiiiiip… oggi mi tocca portare in giro questi qua, speriamo di finire presto”.
Credo che questo sia un pensiero umano e che a molti di noi sarebbe potuto venire in mente e forse anche a lui, ma la forza del campione sta nel CAMBIARE questo pensiero focalizzandosi su un TRAGUARDO MOTIVANTE!
È passato dalla possibile noia, alla possibilità di battere un record… a chi non piace l’idea di essere un record-man?
Quello che voglio dire è che quando ti trovi in allenamento e davanti a te c’è una serie quasi interminabile di ripetute, oppure quando quell’ultimo balzo proprio senti che non ce la fai a farlo… e tu vorresti solo metterti la casacca e correre dietro a quel pallone. Pensa a quando avrai quell’alito di fiato in più del tuo avversario che ti consentirà di vincere una partita all’ultimo minuto, oppure pensa a quei pochi centimetri che riuscirai a saltare in più per respingere quella palla di testa che sarebbe immancabilmente arrivata all’uomo che tu stavi marcando in mezzo all’area. Pensaci… perché forse quel balzo in più, quello scatto in più in un freddo mercoledì di autunno, potrebbe fare la differenza e farti arrivare ai tuoi obiettivi di maggio.
Chi non è motivato prima di un partita importante di campionato o coppa? Nessuno! Questo succede perché il risultato è lì a distanza di 90’ ed è un qualcosa di CONCRETO (0, 1, 3 punti oppure passaggio o no del turno)!
Prima di un allenamento, di un’amichevole… non c’è questa voglia, manca il MOTIVO CONCRETO.
Concludendo: Vuoi essere sempre al 110%? Allora dai un MOTIVO MOTIVANTE (mi scuso per il gioco di parole) a ciò che fai… SEMPRE!
Se ti è difficile trovare una motivazione immediata, pensa a ritroso: chiudi gli occhi e vai con la mente a maggio quando dopo il triplice fischio dell’ultima partita hai la certezza di aver raggiunto gli obiettivi della squadra ed i tuoi personali. Come ti senti? Cosa vedi? Nota le persone attorno a te con quanta ammirazione ti guardano e percepisci i cori e gli abbracci dei compagni al centro del campo… in quelle situazioni non si vorrebbe mai uscire dal campo. Fai un bel respiro e senti quanto ti fa stare bene l’aver raggiunto quegli obiettivi! Tutti i sacrifici fatti in allenamento ora sono ripagati e appaiono come insignificanti al cospetto di una gioia così grande! Ricordati…. SACRIFICI INSIGNIFICANTI AL COSPETTO DI UNA GIOIA COSI GRANDE!
Ora che hai provato questa splendida sensazione, ogni volta che ti succederà di sentire di non essere al massimo o che qualcosa ti annoia, chiudi gli occhi per un istante e ripensa a quel momento… fai un bel sorriso, apri gli occhi e FAI QUELLO CHE DEVI FARE!
Solo quando dai il tuo meglio sei in grado di crescere e migliorare!
Di Giuseppe Montanari