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“Il meraviglioso mago di Oz” – L. Frank Baum

Creato il 21 dicembre 2011 da Temperamente

“Il meraviglioso mago di Oz” – L. Frank BaumIl meraviglioso mago di Oz fu pubblicato per la prima volta nel 1900, a firma doppia di Baum (autore della storia) e Denslow (brillante illustratore dell’epoca). Fu subito un trionfo (il libro è ancora oggi nella lista dei best seller di ogni tempo): alle numerose ristampe seguì un adattamento teatrale (scritto dallo stesso Baum), destinato a diventare uno dei musical più fortunati di sempre, anche se a donare la gloria definitiva al romanzo fu la versione cinematografica del 1939, diretta da Victor Fleming e con una giovanissima Judy Garland nei panni di Dorothy.
Il mago di Oz
è per gli americani ciò che Pinocchio è per noi italiani: il re dei libri per ragazzi. Tuttavia, come ho avuto più volte modo di affermare, spesso i romanzi catalogati come “letteratura per l’infanzia” celano diversi piani di lettura e questo libro non fa eccezione.
Con velato umorismo, Baum narra la vicenda avventurosa di Dorothy nel Paese di Oz: il Boscaiolo di Latta, il Leone Vigliacco e lo Spaventapasseri si uniscono a lei per cercare, tra streghe (buone e malvagie), fantastiche creature e meravigliose città, il famigerato Mago di Oz, l’unico che possa far tornare a casa la bambina e il suo fedele cagnolino Toto.
Una storia semplice, ma che si rivela una felice intuizione: Baum rappresenta esattamente ciò che desiderano i bambini del suo tempo, protagonisti del passaggio al nuovo secolo, e segna una rottura con la tradizione letteraria vittoriana per l’infanzia, fatta di prosa affettata e saccente, di orrori e moralismo. Il viaggio meraviglioso di Dorothy è fatto invece di dialoghi semplici e spiritosi, scritti in uno stile immediato e quotidiano e spalanca le porte di un mondo fantastico, stuzzicando l’immaginazione del lettore e calandolo con abilità in situazioni suggestive.
Il maggior pregio di Baum sta nella capacità, viva ancora oggi, di trasformare chi legge il suo romanzo in una persona più fantasiosa e attenta ai prodigi, sia esso adulto o bambino. L’Autore riesce in modo straordinariamente efficace e con una prosa concisa e concreta a creare un mondo originale (eppure verosimile) dotato di una propria geografia e di proprie leggi, abitudini, popolazioni. Il risultato è un romanzo che è tanto impresso nell’immaginario collettivo americano, da ritrovarne citazioni (volontarie e non) un po’ ovunque nella letteratura ma anche nel cinema. Prendete Guerre Stellari, ad esempio: non vi pare che il robot dorato, C3PO, sia un moderno Boscaiolo di Latta? O che lo wookie Chewbecca somigli al Leone Vigliacco? Persino il piccolo, fedele C1 potrebbe essere una libera interpretazione di Toto …
La magia di questo libro ha permesso al suo messaggio di restare vivo attraverso il tempo: nonostante siano passati tanti anni, leggere Il Mago di Oz fa ancora sognare e insegna a credere in se stessi, nella capacità individuale di cavarsela che ciascuno possiede e che, come Dorothy, deve soltanto scoprire. Magari facendo una fantastica passeggiata “Over the Rainbow”.

Monica Serra

L. Frank Baum, Il meraviglioso mago di Oz, Rizzoli, 2008, € 8.90


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