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Probabilmente in ogni grande città il mercato centrale rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e pittoreschi. A questa regola non fa eccezione Riga, il cui mercato centrale, Centrāltirgus, è uno dei più originali e caratteristici in Europa.
Il mercato centrale di Riga ha una storia antichissima. Dal 1570 fu creato in una zona della città vecchia, fra il canale che attraversa la Riga vecchia e il fiume Daugava. Prese il nome di Daugavmalas Tirgus, il mercato sulla riva della Daugava. Era una zona centrale ma divisa dalla parte residenziale e ricca della città dal Canale. Questo permetteva una certa protezione dalla sporcizia e dalle malsanità che il mercato ospitava. I topi la sera la facevano da padroni e imperversavano fra le banchine coi rimasugli di merce per terra e la Daugava dove c'era acqua da bere in quantità.
Il mercato alla fine dell'800 si era talmente sviluppato, e con lui anche le pessime condizioni igieniche, che l'amministrazione di Riga cominciò a pensare alla costruzione di un nuovo mercato. La prima guerra mondiale fermò qualsiasi progetto, che però riprese subito dopo, negli anni d'oro della Lettonia indipendente sotto il governo di Ulmanis.
La fortuna volle che appena accanto al vecchio mercato fossero stati costruiti i padiglioni per la costruzione degli aerostati. Il comune di Riga comprò dai proprietari tedeschi questi padiglioni, che diventarono così il nuovo mercato di Riga, inaugurato nel 1930.
Per tutti questi anni, ancora oggi, il Centraltirgus è il luogo della spesa per eccellenza per ogni cittadino di Riga che si rispetti. Ci si può trovare davvero di tutto, se uno segue i bisbigli di venditori che si aggirano fra la gente anche cose illegali e di contrabbando. Gli ex hangar degli aerostati ora sono stati trasformati nel padiglione del pesce, in quello della carne, in quello dei prodotti caseari e del latte, mentre nella piazza esterna all'aperto sono ospitati i banchi della frutta, della verdura e dei fiori. In un settore accanto ci sono i banchi della merce d'abbigliamento.
Non mancano ovviamente agli angoli del mercato le babušky che vendono la loro piccola merce, dalle calze, ai fiori, ai poveri frutti del loro orto, patate, bacche, carote, cetrioli. Vi si possono trovare merci anche dall'Ucraina, dal Caucaso, il pesce dal Mar Nero, gli uzbechi che offrono la loro frutta, i meloni da Astrakhan.
Entrare dentro uno di quei padiglioni offre una sensazione del tutto particolare ed eccitante. Questo spiega il motivo per cui ancora oggi molti cittadini di Riga preferiscano l'atmosfera piena di profumi, di colori, di animazione del Centrāltirgus ai supermercati e ai centri commerciali. Pure mia suocera non rinuncerebbe mai alla sua visita quotidiana al Centraltirgus.
In questa foto, tratta da Russkje.lv, il Centraltirgus in una vecchia foto
Nella foto sopra, mia, il primo padiglione del Centraltirgus visto dalla Daugava.
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