Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro Ho voglia di battere la testa al muro [sin qui cito una mia cara amica] ottenendo il risultato di risvegliare colui che oltre il muro indugia attraverso gli undici rintocchi di testa contro muro che faranno oscillare i sismografi della provincia immonda vocata all’incesto con qualsiasi forma di pornografo istituzionale madido di indecenza resa sterile dall’esibirla innanzi al genuflesso popolo iterante glossolalicamente il primo articolo della costituzione della provincia immonda orinare sulla trascrizione delle regole il secondo articolo della costituzione della provincia immonda espettorare innanzi al pronunziamento delle regole il terzo articolo della costituzione della provincia immonda cacare copioso e fresco onde fertilizzare la terra ove sono sepolti quanti le regole concepirono e morirono durante il concepimento delle regole così il dio delle regole colloca dietro un muro il suo figlio messia che attende gli undici rintocchi di testa che batte e urta e chiede che il messia delle regole si risvegli transitando da dormiente a incazzato nell’arco di un istante feroce pronto a punire giammai emendare che di quello se ne ebbe abbastanza e si è già veduto non funzionare quanti trascorrono giorni feriali e festivi orinando come espettorando come cacare copioso e fresco e dice loro non orinerete figli e dice loro non espettorerete figli e dice loro non cacherete figli né fresco né copioso sulle regole né sulle tombe di quanti le regole concepirono morendone mai più toglietevelo dalla testa ma dietro quale muro dorma il messia non è dato sapere non prevedendo alcun simbolo teurgico manco soteriologico il dio delle regole su quel muro per cui tutti insieme contemporaneamente battiamo undici volte le teste nostre inutili e vane contro tutti i muri disponibili dalla tramezza in cartongesso di bilocale angusto e periferico al bastione di fortezza medievale umbra inespugnata al fine di risvegliare il messia delle regole che dietro quel muro dorme si spera sia così altrimenti cefalea superflua.
Magazine Talenti
Potrebbero interessarti anche :