Che cosa possono valere 5'300 metri quadrati di bosco? Lo stesso Parco Adda Sud afferma che è un'area di non particolare qualità, la sua, quella interessata dall'autostrada del gas. Le dimensioni del cantiere equivarranno del resto a quelle di un quadrato con lato di 75 metri quadrati. Perché preoccuparsene? Basta che la commissione provinciale per la salvaguardia del Paesaggio autorizzi, considerando in particolare l'aspetto estetico, come in passato, poi verrà anche l'autorizzazione forestale ai lavori di durata non superiore ai cinque anni: sono i tempi dei lavori urgenti. Il metanodotto esistente, vecchio e superato, non viene smaltito: resta dov'è, nel sottosuolo, per sempre. E' il momento di aprire i varchi a condutture nuove, enormi. Pubblica utilità e urgenza sono riconosciute: la Snam deve a tutti i costi fare affari per la gioia del Comune di Crema con il quale ha ottimi rapporti. Il commercio internazionale di metano vale molto più di qualche arbusto. Chi vorrà andare in un parco andrà altrove.
Venti gli invitati dal settore Ambiente della Provincia, tutti rappresentanti istituzionali, solo due presenti il 16 dicembre e cinque pareri inviati e messi a verbale. Alla riunione in Provincia sulla variante del metanodotto Snam che si estende da Agnadello Rivolta a D'Adda i cittadini non avrebbero potuto nemmeno nemmeno assistere: solo oggi il verbale diventa pubblico e viene messo a disposizione di tutti sull'albo pretorio dell'amministrazione provinciale due settimane dopo. Quando si tratta di ambiente va così: prima si decide poi si fa sapere, al contrario del metodo applicato dal Comune di Vescovato, dove sui temi di interesse ambientale sono state convocate conferenze dei servizi aperte al pubblico. Il risultato raggiunto dalla riunione del 16 dicembre sulla variante del metanodotto Agnadello Rivolta è che le assenze sono state decisive, come succede spesso, perché contano come voti a favore. E' quindi approvata col sostegno di una nuova serie di sedie vuote la procedura di pubblica utilità che prevede gli espropri, ed è anche confermata l'urgenza dell'opera, di cui i Comuni dovranno solo prendere atto facendo una variante al piano di governo del teritorio. E' proprio questo carattere di pubblica utilità e d'urgenza che le associazioni ambientaliste, come i No Triv della provincia di Cremona, hanno sempre contestato, dato che Snam farà affari più privati che pubblici comprando e vendendo il gas.
I lavori vengono rimandati perché manca l'autorizzazione paesaggistica: il Parco Adda Sud lo ha fatto notare con una comunicazione scritta e firmata da un funzionario. La Snam ha chiesto al Parco di occupare oltre 5mila metri quadrati all'interno del bosco e il Parco ha chiesto alla Provincia una riunione della commissione per la tutela del Paesaggio. In seguito si potrà concedere l'autorizzazione forestale, anche se il cantiere non viene considerato di particolare impatto. E il vecchio metanodotto che fine fa? E' inertizzato e resterà dove si trova oggi, nel sottosuolo: non sarà tolto dal terreno e nemmeno smaltito. Resterà sempre dov'è ora, come un elemento naturale.
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