Il gruppo Espresso — Repubblica si appresterebbe ad implementare il metered paywall per la corazzata digitale della media company: Repubblica.it.
Secondo quanto riportato nella presentazione dei risultati e delle strategie del gruppo, nel 2015 Repubblica.it renderebbe disponibili online il 100% dei contenuti pubblicati nella versione cartacea contro l’attuale 10% proteggendo questi contenuti dietro un “soft metered paywall” che consentirebbe la lettura di 20 articoli al mese passati i quali scatterebbe il pagamento.
La ricerca di una modalità per valorizzare, per monetizzare al di là della raccolta pubblicitaria, è ovviamente una costante per tutti gli editori. Circa l’ipotesi di adottare un un “soft metered paywall” per Repubblica.it tre considerazioni in estrema sintesi:
- Anche testate che adottano un “hard paywall”, un paywall che protegge tutti i contenuti presenti online, o un metered paywall con soglie molto basse, con un numero di articoli gratuiti estremamente ridotto, come nel caso del Financial Times, la permeabilità è comunque garantita a chi arriva da social e da search per scongiurare un’eccessiva flessione degli accessi e dunque della raccolta pubblicitaria. Sappiamo inoltre che per gli utenti con un minimo di expertise nell’utilizzo della Rete non è difficile aggirare i metered paywall, ad esempio disabilitando i cookies.
- Anche Corriere.it, l’altro principale quotidiano online del nostro Paese, da tempo aveva annunciato a più riprese che sarebbe andato a pagamento nel 2015, cosa che sin ora non è avvenuta. Anche la Stampa, poco più di un anno fa, ha lanciato Premium, offerta per fruire online, a pagamento, dei contenuti integrali del giornale cartaceo. Dalle informazioni disponibili non pare che l’iniziativa abbia ottenuto successo.
- A livello internazionale, come emerge dai dati pubblicati in questi giorni dalla International News Media Association, l’enfasi sui paywall sta scemando per concentrarsi su altri possibili fonti di ricavo.
Provarci è doveroso ma le possibilità di successo sono di fatto estremamente ridotte come mostra con chiarezza il grafico sottostante che evidenzia quanto ridotti siano ancora oggi i ricavi del digitale/online sia per quanto riguarda l’advertising che ancor più, se possibile, per il pagamento dei contenuti. Ci sarà un perché, immagino…
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