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Il metodo antistronzi, di Robert Sutton

Creato il 21 aprile 2011 da Libriconsigliati
Il metodo antistronzi

Il metodo antistronzi

Titolo: Il metodo antistronzi

Autore: Robert l. Sutton

Editore: Elliot
Pagine: 223
Prezzo: € 9,90
Pubblicazione: ottobre 2008 (@Riscoperti)
ISBN: 978-88-6192-073-6

Valutazione Libriconsigliati: consigliato.

Individuo caratterizzato da manifestazione prolungata di comportamenti ostili di natura verbale o non verbale, con l’esclusione del contatto fisico. Altrimenti detto: uno stronzo. Si potrebbe parlare di maleducato, prevaricatore, egoista, sfruttatore, doppiogiochista, ipocrita, meschino, ma una sola parola racchiude tutte le sfumature di un carattere per così dire “problematico” e nessuno ha difficoltà a individuare il soggetto in questione. Risulta dunque perfetto mettere in chiaro sin dal titolo il protagonista di questo saggio: Il metodo antistronzi.

Nel suo libro divenuto un caso editoriale, Sutton è partito da un’osservazione tanto banale quanto allarmante: spesso il posto di lavoro è infestato da stronzi da cui bisogna difendersi. Per riuscire a respirare è necessario smascherarli e imparare preziose tecniche di sopravvivenza.

La scala gerarchica prevede pochi dirigenti, un capo, alcuni responsabili, tanti impiegati e ancora dei veri e propri sottomessi, come gli stagisti. Chi arriva al vertice crede di meritare sempre e comunque tutti i privilegi legati alla sua posizione, così come chi è nel mezzo o alla base si sente naturalmente portato ad assumere un atteggiamento ossequioso e accondiscendente verso i capi. Dimentichiamo che le relazioni, anche quelle lavorative, sono determinate da più fattori, e se c’è chi si sente autorizzato a imporsi come fosse un padreterno forse è perché qualcuno glielo lascia fare. Non possiamo convincere un demonio a trasformarsi in angioletto, ma possiamo agire sul nostro atteggiamento e mettere in chiaro che “con me non si scherza”. D’accordo?

Per spiegare in cosa consista “il metodo”, Sutton ricorre a casi limite: la dirigente che chiama il collaboratore alle tre del mattino e non si presenta alla riunione costringendo il malcapitato ad aspettarla tutto il giorno; il capo che si crede in diritto di rovistare nei cassetti della sua segretaria e di mangiare il suo pranzo oltre a snack e cioccolatini; umiliazioni pubbliche riguardo l’abbigliamento, la religione e l’appartenenza etnica. Un atteggiamento tanto inaccettabile ha risvolti negativi sul piano psicologico e sul fatturato aziendale.

Il lavoratore, costretto ogni giorno a subire umiliazioni e a ingoiare la rabbia che non può manifestare, soffre di ansia, depressione, crisi isteriche, e non pare strano che quasi sicuramente abbia una situazione familiare altrettanto disastrosa. Ciò vuol dire che prima o poi lascerà il suo posto di lavoro per un’offerta migliore, e presumibilmente sarà seguito dai colleghi che, indirettamente, subiscono il clima di tensione non traendone alcun beneficio per la produttività.

Turn over incessante, insoddisfazione dilagante, scarsa produttività, allarmante assenteismo, disinteresse agli occhi dei potenziali investitori: i danni economici sono notevoli. Un’azienda mandata in rovina da una manciata di persone arroganti e irrispettose. Perché? Sutton mostra che purtroppo molto spesso il capo o collega insopportabile è anche il più talentuoso e, apparentemente, insostituibile. Ma a ben guardare i danni superano i benefici, tant’è vero che nella maggior parte dei casi chi manda via uno stronzo si meraviglia di quanto le cose vadano meglio e pensa: “Perché non l’ho fatto prima?”.

Chi tra voi è afflitto a causa di un ambiente lavorativo esasperante penserà con invidia a quelle aziende virtuose in cui il potenziale nuovo assunto sostiene il colloquio oltre che con il capo, anche con i colleghi di pari rango e con quelli al di sotto di lui: la stima e il rispetto devono essere reciproci. Purtroppo queste situazioni rappresentano sparute mosche bianche, ma basterebbe condividere le basilari norme del buon vivere comune per trovare nel lavoro, e nel rapporto con i colleghi, un ambiente ricco di stimoli per la crescita personale.

Il saggio non manca di insinuare dubbi circa la natura del lettore: sei uno stronzo patentato? Un test ti aiuterà a capirlo. Intanto, qualsiasi cosa possa succedere davanti e dietro la scrivania, Sutton invita a ricordare che «il tempo a nostra disposizione è molto limitato. Non sarebbe splendido trascorrere la vita senza dover incontrare qualcuno che ci mortifica con i suoi commenti e le sue azioni?». Come dargli torto?

Maria Grazia Piemontese per Libri Consigliati

L’AUTORE

Robert I. Sutton è docente di Scienze dell’Ingegneria gestionale presso la Stanford University, co-direttore del Center for Work, Technology, and Organization e direttore delle ricerche dello Stanford Technology Ventures Program. Ha tenuto numerosi seminari per dirigenti, è stato consulente per moltissime società e attualmente dirige il programma Management of Innovation per la Stanford Alumni Association.

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