Nella foto la pedagogista Maria Montessori
Se mai tornassero le mille lire, cremona ha già pronta la sua proposta: non più la vecchia e superata Maria Montessori che ebbe il sostegno di Mussolini, bensì il brillante pedagogo da palco in piazza Luciano Pizzetti, il nostro dottor Spock al contrario! Infatti se il dottor Spock (il pedagogo, non l’orecchiuto comandante di Star Trek) raccomandava un’educazione autorevole e non autoritaria da parte dei genitori, il senatore Pizzetti impone il rispetto assoluto, cieco, immediato delle parole dell’autorità. Finalmente il Pdl sarà contento: ecco un uomo d’ordine, che pone fine alle sciocchezze del ’68 anche se proprio con le lotte studentesche iniziava il suo “impegno sociale” (lo dice la scheda del Pd).
Ovviamente scherziamo quel tanto che basta: altro non si può, letto il giornale degli agricoltori per i quali Pizzetti lavora da tanto tempo. In prima pagina vediamo il sindaco Perri che dà del fascista (è scritto nel titolo) a qualcuno che si sarà sfogato contro di lui, all’interno troviamo il Pizzetti che redarguisce il giovane padre il quale con in braccio il figlio in tenerà età se la sarà presa con le autorità politiche dando anche lui del fascista. Il senatore probabilmente non sa nulla di quel giovane padre ma ne discute “il metodo educativo”. Il metodo educativo di Perri è lo stesso del giovane papà ma Pizzetti critica il povero, non il ricco. “La polis educa il cittadino”, sostenevano gli Ateniesi. A Pizzetti non resta che seguire un corso di greco antico.
La polizia conferma che non ci sono stati fermi né arresti, neanche denunciati. E allora è davvero tutto un battibecco politico, chiassoso, rabbioso, ma vuoi mettere il gusto di prendertela con chi non riesce a pagare il teleriscaldamento?
Da una parte Perri e Pizzetti sempre uniti nella cattiva sorte (sul palco con tanti ex missini ed ex comunisti: si salvi chi può!), dall’altra alcuni cittadini che attraversano gravi problemi. E quali?
Li ha segnalati in buona parte Maura Ruggeri (Partito democratico) in consiglio comunale.
Questioni ben note che ripassiamo come una via crucis.
Persone senza lavoro, assenza di interventi – per quel che possono fare – degli enti locali, poco lungimiranti in questi anni, distacchi di utenze domestiche di acqua luce e gas, sfratti, tasse raddoppiate. E aggiungiamo la qualità dell’aria, diventata irrespirabile, gli inceneritori, il mancato rispetto dei referendum sull’acqua, mentre l’amministrazione provinciale – credo con la responsabilità di leggi lassiste – ha anche autorizzato un numero da record nazionale di impianti di biogas e biomasse, dicendo di no oltretutto ai viaggi della memoria.
Riporto l’intervento della capogruppo del Pd Maura Ruggeri in consiglio comunale sperando che il senatore ascolti la capogruppo del Pd non il sindaco delle tasse.
L’amministrazione Perri si affida esclusivamente a ragioni numeriche, ma non basta far quadrare i conti per essere buoni amministratori. Il consuntivo del terzo anno della amministrazione Perri, non si legge solo nei numeri, si legge andando a vedere com’ è cambiata la città, si vede nella soddisfazione dei cittadini, nella coerenza tra gli obiettivi dichiarati ed i risultati, coerenza che non si vede e che non risulta.Va bene far quadrare il bilancio, ma al PD interessano soprattutto le ricadute sui cittadini delle scelte che stanno dietro ai numeri e questo bilancio è negativo.
In questi anni di governo del centro destra sono state aumentate in modo esponenziale tasse e le tariffe dei servizi senza salvaguardare le fasce più deboli come chiedeva il PD, è vero che i trasferimenti per i comuni sono costantemente diminuiti i fondi destinati al sociale drasticamente ridotti, ma c’è modo e modo di chiedere sacrifici ai cittadini.
Non è vero che tutte le amministrazioni , di destra o di sinistra che siano, si sono comportate allo stesso modo: Milano ha certo un’ imu sulla seconda casa più alta della nostra, ma la Giunta Pisapia lascia l’aliquota IMU prima casa allo 0,4 e la stessa aliquota è considerata per gli alloggi degli anziani ricoverati in RSA purchè non affittati ; inoltre la Giunta Pisapia ha previsto un’esenzione totale dell’IRPEF per i redditi fino a 33.500 euro.
Questo è un’esempio di scelte politiche che sono coerenti con un obiettivo di attenzione alle fasce deboli, pur dovendo chiedere sacrifici ai cittadini.Questo a Cremona non è avvenuto, anche se il PD aveva chiesto di dare segnali di questo tipo sul preventivo 2012.
Qual è allora la restituzione ai cittadini dei sacrifici richiesti? Come sono stati investiti i loro soldi? Non ci sembra che aumentando tasse e tariffe, sia aumentata l’assistenza delle fasce deboli, non ci sembra che sia migliorata la manutenzione delle strade e degli edifici pubblici.I problemi della viabilità di cui l’ammnistrazione Perri ha fatto una bandiera restano nella massima parte irrisolti,il piano della sosta non vede ancora la luce, nonostante gli annunci la raccolta differenziata porta a porta non decolla, assistiamo alla protesta delle periferie, alla delusione ed al fortissimo dissenso delle categorie del commercio , le cui associazioni chiedono a gran voce di votare contro il nuovo PGT.
E’ palese l’insoddisfazione del personale comunale che non si sente coinvolto e valorizzato, che protesta per processi di riorganizzazione che si assommano in maniera inconcludente , per consulenze che lasciano il tempo che trovano. Si è persa l’occasione di dare un segnale importante di riduzione dei costi della politica , quello cioè di portare il numero degli assessori ad otto, ottemperando ad un indirizzo del Consiglio comunale che andava in tal senso, evitando la sostituzione del vicesindaco Malvezzi, redistribuendo le sue deleghe come si è fatto in l’amministrazione provinciale, Il PD chiede una verifica politica seria, ma la Giunta non affronta i problemi, nonostante l’ennesima crisi che l’ha investita, nonostante il clamore suscitato dalle dichiarazioni alla stampa del vicesindaco Nolli sui suoi colleghi, nonostante lo scollamento dichiarato con la maggioranza politica che la sostiene .
E’ un consuntivo politico quello che l’Amministrazione dovrebbe fare, una valutazione seria e preoccupata sul proprio operato ad un anno dalla scadenza del mandato.
In realtà alla Giunta Perri, è mancato fin dall’inizio un collante importante: è mancata, un’idea di città, una visione strategica comune e, senza questa, si possono forse far quadrare i conti, ma non si governa una città.