Miglior sportivo dell’anno per Olimpiazzurra? Non era una scelta facile tra lo storico doppio tris di Usain Bolt, il record di reti di Lionel Messi, il Tour di Wiggins, ma c’è qualcuno che è andato oltre a tutto questo. Un gradino sopra agli altri: è il nuotatore Michael Phelps. Semplicemente “il miglior atleta olimpico di tutti i tempi”.
Londra si è inchinata ai suoi piedi e l’ha premiato, idolatrato, esaltato, osannato in un Acquatic Centre davvero magnifico. Sei medaglie in questa edizione (quattro d’oro, due d’argento), ventidue allori olimpici in carriera. Come lui nessuno. Superata proprio in Gran Bretagna l’indimenticata ginnasta sovietica Larisa Latynina (18 metalli tra il 1958 e il 1964). Il Killer di Baltimora detiene anche il maggior numero di ori conquistati: con 18 successi ha doppiato il connazionale Spitz (nuoto, tra il ’68 e il ’72), il mitico Carl Lewis (atletica, tra l’84 e il ’96) e il fondista Nurmi (1920-1928). E per concludere record di ori nella stessa edizione (ma a Pechino quando si spinse a otto).
Un uomo fatto di numeri, una grande macchina ma capace di emozionare, di farsi seguire, di farsi amare, di creare simpatia e gioia. Di portare in piscina miglia di persone. Questi sono gli idoli di cui abbiamo bisogno, questi sono i personaggi da imitare, questi sono i grandi esempi per i giovani. Si è ritirato e ci mancherà moltissimo, ma resterà nei cuori di chi ama il vero Sport.
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OA | Stefano Villa
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