10 lungometraggi, 58 corti, 32 Paesi in concorso. Questi sono solo alcuni dei numeri del Milano Film Festival che, giunto alla sua diciannovesima edizione, torna puntuale anche quest’anno e, tra proiezioni, laboratori, rassegne e dj set, per undici giorni, anima la città meneghina con la settima arte.
Da giovedì 4 a domenica 14 settembre, il Teatro Strehler, sede principale del festival, con il suo Sagrato, il Teatro Studio Melato, il Parco Sempione, la Triennale di Milano – Teatro dell’Arte, l’Auditorium San Fedele, lo Spazio Oberdan e la Cascina Cuccagna ospiteranno maestri del cinema e giovani registi provenienti da tutto il mondo. E proprio ai giovani sarà riservata grande attenzione. Continua, infatti, il percorso di sostegno ai nuovi talenti e di attenzione alle più coraggiose cinematografie internazionali, intrapreso dai due direttori artistici, Alessandro Beretta e Vincenzo Rossini.
Ricercare nuove forme e linguaggi del fare cinema contemporaneo, questo l’obiettivo del festival che, questo 2014, ha in programma circa 200 opere tra anteprime internazionali e incontri con gli emergenti. Ad aggiungersi alle varie proposte ci sono la rassegna The Outsiders, dedicata a 16 opere realizzate nell’ultimo anno e che il circuito distributivo italiano non ha i mezzi per mostrare, la sezione Colpe di Stato con 15 documentari che utilizzano il cinema come strumento di indagine e denuncia sociale e il concorso I 400 sorsi, dedicato ai cortometraggi che hanno l’acqua come protagonista. E in più un focus sul cinema di animazione e il Milano Film Festivalino, riservato ai bambini. Il Salon des refusés, infine, è lo spazio autogestito dove sarà data l’opportunità ai registi non selezionati di presentare comunque il proprio lavoro.
Mara Franzese