Magazine Attualità

Il minatore Sepùlveda e i dannati di Marcinelle

Creato il 14 ottobre 2010 da Marcotoresini
Il minatore Sepùlveda e i dannati di Marcinelle"La libertà è uno stato di grazia e si è liberi solo mentre si lotta per conquistarla".
(Luis Sepùlveda)
Si chiama Sepùlveda, come Luis, lo scrittore, ma lui ama defininirsi solo "Mario Antonio Sepulveda, lavoratore, minatore". E' diventato un eroe "Mario Antonio Sepulveda, lavoratore, minatore", come Carlos Barrios o Florencio Avalos, Mario Gòmez o Dario Segovia, i 33 minatori liberati dalle viscere della terra nella miniera di San Josè (Cile) dopo oltre due mesi fa di prigionia forzata. Una miniera di oro e rame una miniera nella quale, sotto l'occhio delle telecamere, si è celebrata la festa di un popolo, il riscatto di un lavoro duro, la vittoria della determinazione e dell'ingegno. Mario Sepùlveda, che le cronache ormai chiamano SuperMario, all'uscita ha distribuito souvenir, frammenti di quella roccia che li aveva sepolti. Forse avrebbe anche voluto distillare gocce di sudore, di quel duro lavoro, forse avrebbe voluto distribuire lacrime che hanno fatto passare una intero popolo dalla disperazione alla gioia transitando per la speranza. Ha distribuito invece pillole di saggezza: "Noi non intendiamo essere trattati come personaggi. Io sono e resto Mario Antonio Sepùlveda, lavoratore minatore"; "Laggiù stavo con Dio e con il demonio. Entrambi hanno lottato per avermi, ma ha prevalso Dio. In nessun momento ho dubitato che lui mi avrebbe tirato fuori"; "Noi minatori non siamo più i derelitti di cento o duecento anni fa, siamo persone istruite e competenti, con le quali ci si può sedere a chiacchierare in qualunque tavola del Cile". Ha ragione Mario il minatore: ieri a San Josè si è celebrato il riscatto di un lavoro maledetto, fatto spesso di freddo e paura. I 262 lavoratori sepolti a Marcinelle da lassù hanno forse trepidato per i 33 inghiottiti dal fato a San Josè. E loro, uomini di un Cile il cui riscatto inizia dalle viscere della terra, gli hanno tributato il più alto degli omaggi: mai più un'altra Marcinelle, mai più un minatore solo e maledetto, mai più i dannati di Germinale.
Grazie Mario Antonio Sepùlveda, minatore. Minatore e un po' sognatore. Come l'altro Sepulveda. Luis, lo scrittore.




Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines