Una storia davvero avvincente e curiosa quella del bambino Lele che, a causa di contrattempi in famiglia, si ritrova a passare del tempo con la tata Alma e suo fratello Tommaso. Grande curioso e con la passione per il collezionismo, ha un unico desiderio: fare un viaggio con i suoi genitori. Lele spesso, infatti, soffre l’assenza dei genitori durante la giornata, sempre dediti al lavoro e agli impegni della quotidianità, e si gusta pienamente quei pochi momenti insieme con un enorme sorriso e con l’euforia di un bambino.
Michela Cinque, docente nella scuola dell’infanzia, esprime con molta veridicità questa eccitazione del bambino che smania per stare in compagnia della gente che ama. “Il minestrone spaziale”, edito dalla Midgard editrice nel 2015, parla al mondo dei ragazzi e racconta una fiaba che rende il lettore sempre più curioso di conoscerne il finale. Il nostro Lele, infatti, si trova a scoprire un nuovo mondo, un nuovo nucleo familiare un po’ fuori dalla norma fino ad addentrarsi in realtà spettacolari e a dare una risposta a molte delle sue curiosità.
Scrive l’autrice in prefazione: “L’idea iniziale era di trovare un espediente (…) che potesse spiegare ai piccolini l’importanza delle verdure e aiutarli a mangiare più volentieri minestre e contorni con questi ingredienti. Lavorando nella scuola dell’infanzia fatico quotidianamente a farle assaggiare a chi non le gradisce”. Davvero originale ed accattivante è l’espediente che la Cinque ha trovato per raggiungere tale fine e per istruire i bambini intorno ai valori della famiglia e degli affetti: ciascun bambino che possieda una madre e un padre, seppur a tratti distanti, merita di reputarsi fortunato.
Rende ancora più avvincente la trama l’inserimento di numerose illustrazioni di Anna Marcella Cinque, autrice anche dell’immagine di copertina, che ha contornato con grande stile l’intera fiaba con tratti e colori che attirano molto l’interesse dei ragazzi.
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