Buongiorno cari followers!
Oggi torno a parlarvi di un argomento a me molto caro, a cui non mi dedico da un bel po' di tempo: il connubio arte-moda.
Ho deciso di parlarvi dell'arte minimal, anche se a me non fa proprio impazzire, ma mi piace molto come le maison la fanno propria e la traducono nelle forme e nei colori dei loro abiti.
Il minimalismo è una tendenza nata negli anni'60, un po' rivoluzionaria, in quanto sovverte radicalmente il clima artistico del tempo, perchè attua un processo di riduzione della realtà e impone come suoi principi l'antiespressività, l'impersonalità, la freddezza emozionale e soprattutto riduce le forme in mere strutture elementari geometriche.
La produzione minimalista è costituita da opere definite "istallazioni ambientali", in quanto si tratta di veri e propri complessi costruiti all'aria aperta. Padri di questa tendenza sono Donald Judd, Sol Lewitt e Carl Andre.
Nel campo della pittura, il precursore in assoluto è Barnett Newman, con i suoi quadri caratterizzati da grandi campiture di colore che si espandono in modo uniforme sulla superficie della
tela, interrotte soltanto da qualche banda verticale di un altro colore.
L'arte minimal sembra piacere molto al mondo della moda. Spesso sulle passerelle si vedono sfilare abiti semplici e essenziali, nel colore e nella forma. Sarà che meno cose si indossano e più si è eleganti, e che lo stile di una persona non è dato dalla presenza di svariati elementi (bracciali, collane, anelli e altro) nel suo look, ma semplicemente dalla capacità di portare un certo abito, il minimal è chic.
Bottega veneta
Calvin Klein
Celine
Chicca Lualdi
Max Mara
E a voi piace lo stile Minimal?
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fonte: Wikipedia, immagini tratte da Google.
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