Cambiano i suoni, gli stili e cambiano anche gli strumenti, ma lo spirito resta sempre quello: attraverso la musica continuare ad esprimere da quale parte del mondo e con quali genti stiamo.
Non sono un estimatore della musica dark, forse per un problema generazionale, oggi però non posso che sentirla più vicina e soprattutto più mia perchè attraverso quella musica le PUSSY RIOThanno manifestato il loro personale dissenso all'”amico Putin”. Una contestazione dal prezzo estremamente salato nella democratica e post-comunista Russia, dove le ragazze “Pussy Riot”, rischiano 7 anni di internamento in quei campi descritti nel passato da scrittori come Soljenitsyne o dagli eterni evocatori dal naso tappato di casa nostra che oggi non disdegano gli “affari” con l'ex funzionario del KGB : l' “amico Putin”. Restiamo tutti con gli occhi pertanto rivolti verso Mosca, vicini a queste ragazze che consapevoli del prezzo della libertà hanno messo in gioco gli anni migliori della loro vita.
Loris
Liberta' Per Le Pussy Riot
Come eravamo