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Il mio difficile rapporto con la Cardio Poussette

Da Alessia-Mammacongelo @mamacongelo

OLYMPUS DIGITAL CAMERASole e mattinate al parco sono la ricetta perfetta per trascorrere giornate tranquille a Montréal in questo periodo. Merdolo traballante parte alla scoperta di nuovi mondi. Dopo mesi passati a vedere solo la neve, gattonare per le prime volte sui prati è per lui un’ avventura; strappare l’erbetta, richiamare l’attenzione dei cani, osservare gli uccellini… Tutto è nuovo ed affascinante, tutto è affrontato con una buffa espressione stupita sul volto.

Appoggiata ad un albero lo osservo, mi rilasso e mi godo le mie letture… se non fosse per le starnazzanti cardiopussettanti che mi fan salire i sensi di colpa. Chi sono? Sono le mamme iscritte ai corsi di Cardio Poussette, ovvero la ginnastica cardiovascolare mamme-bambini che utilizza il passeggino+bebè come attrezzo in questa meravigliosa palestra a cielo aperto che è il parco Maisonneuve. Mentre tu sei svaccata sul prato a fumarti una sigaretta in santa pace giocare col nano uno squadrone di mamme supersportive, con problemi di sudorazione e perdita di latte dai capezzoli, ti passa davanti guardandoti con odio profondo e puoi leggere chiaramente nei loro pensieri: “pigrona che non sei altro!”

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Ora, io non ho nulla contro le cardiopussettanti, anche perché ho fatto sport per tutta la vita, anzi mi manca un sacco ultimamente, ma (perché c’è sempre un ma) la Cardio Poussette non la capisco. Soprattutto non capisco perché devo fare degli sforzi immani, correndo come una disperata per il parco, spingendo il passeggino (o tirandomi dietro la slitta, nella versione invernale di questa pratica sportiva e non sto scherzando), incitata da un non ben identificato Hitler in gonnella mascherato da personal trainer con la coda di cavallo bionda, che mi urla nelle orecchie “alzate quelle cosce molli, sfaticate!”. Il mio primo istinto è girarmi verso la muscolosa tizia bionda, lanciarle la poussette in faccia, lasciarla agonizzante sul prato ed andare a farmi una crêpes. Invece pare che le mamme canadesi siano un minimo masochiste in questo senso.

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Comunque non dubito che la Cardio Plein Air  sia una forma di ginnastica che dia ottimi risultati sia fisici sia psichici, anche perché viene effettuata in collaborazione con l’ospedale Sainte Justine di Montrèal, che vanta i maggiori esperti della città in fatto di salute materna e pediatria. Il team dell’ospedale ha creato un programma specifico di Outdoor Fitness Cardio con accorgimenti specifici rivolti alla salute e alla sicurezza della madre e del suo bambino. Il volantino informativo (dopo avervi consigliato di allattare il vostro bebè prima o dopo l’incontro, non durante; mica vorrete trovare una banale scusa per fermarvi un attimo a respirare?!!) ne esalta così i benefici:

  • Promuove la perdita di peso accumulata in eccesso durante la gravidanza
  • Aumenta i livelli di energia
  • Favorisce un sonno migliore
  • Riduce la durata e l’intensità della depressione post-partum
  • Riduce il dolore alla schiena, migliorando l’allineamento posturale
  • Minimizza l’incontinenza con esercizi di tonificazione del pavimento pelvico
  • Contribuisce allo sviluppo di nuove amicizie, condividere con altre mamme che vivono le stesse realtà
  • Elimina le spese di custodia.

Tralasciando la parte sull’incontinenza, che ho letto con orrore, mi ha colpito l’ultimo punto: “Eliminare le spese di custodia” (cautelare?). Dove per “eliminare le spese” si intendono ovviamente quelle che riguardano le babysitter. Mah, se proprio devo creare della disoccupazione, preferisco andare al parco con Merdolo e cazzeggiare  giocare con lui, che pagare per far fatica, facendomi pure insultare.

 


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