Ho fatto due sogni.
Uno, non è oggetto di post, mi è servito solo a capire che, nonostante io- razionalmente- sia la persona meno romantica sulla faccia della terra, sotto sotto ( ma proprio tanto in fondo) un po' di dolcezza regna anche in me. La cosa non mi tange affatto, non ci sono stati gioia e gaudio nel fare questa scoperta, probabilmente, avrei preferito continuare ad ignorare questa mia parte ingenua.
L'altro sogno, invece, è proprio il classico sogno da me che ha dato vita ad una riflessione esistenziale, anche detta: pippa mentale, non indifferente.
Vorrei essere una persona migliore, vorrei ancora credere negli altri, vorrei avere più fiducia in chi mi circonda, vorrei avere quell'ingenuità che ti permette di fidarti e affidarti, vorrei che le fregature collezionate negli anni non mi avessero resa così diffidente da non riuscire a lasciarmi andare MAI, vorrei non avere quella certezza di poter credere solo in me, vorrei non avere quella sensazione che ci sono solo io per me perché, spesso, mi chiedo cosa succederebbe se crollassi, Vorrei non dover essere sempre così forte, mettendo da parte tutte le mie debolezze e fragilità, vorrei sapere che ci sarà qualcuno a tendermi una mano quando ne avrò bisogno ma, soprattutto vorrei essere cullata dal pensiero rassicurante che, quella mano la stringerò perché sarà quell'aiuto che mi farà sentire protetta e in pace con il mondo anche quando il mio cervello sarà in guerra.