Magazine Diario personale
Doveva essere battaglia e battaglia è stata.
Eravamo tutti concentrati.
Ormai non ce ne frega niente del clima.
Può diluviare, può fare un caldo tropicale, può tirare un vento assurdo... ormai si sta in ballo e si cerca di dare il massimo.
La partenza a batteria non è una gran cosa, toglie il confronto diretto a persone di categorie diverse, ma perlomeno ti permette di nuotare tranquillamente senza troppo caos.
La sensazione in acqua è buona e posso impostare da subito il mio ritmo senza troppi intoppi o cambi di direzione.
La difficoltà maggiore è stata a metà percorso, quando si è aperto il cielo ed ho cominciato a sentire un caldo pazzesco.
Esco in 33' e spicci con un percorso leggermente più lungo (come da tradizione pescarese).
In bici capisco subito che c'è qualcosa di diverso dal solito...
Nel primo tratto autostradale, abitualmente con il vento a favore, abbiamo qualche raffica contraria.
Vabbè, vediamo che succede...
Sulla prima salita riprendo Giorgio.
"Che cazzo ci fai qui?" mi chiede lui.
E' la prima volta che mi esce davanti dall'acqua, evidentemente sta in forma.
Appena lo supero, riprende vigore e comincia a rispingere anche lui.
Intanto il vento aumenta a dismisura.
Vedo gente con le ruote ad alto profilo letteralmente sbatacchiate dalle raffiche a destra e sinistra.
Saranno 80km così, alla mercè di Eolo.
Io e Giorgio ci superiamo a vicenda almeno una ventina di volte.
E' battaglia vera.
Alla fine dell'ultima salita ci riprende Geppo.
Siamo tre Zona Cambio più Andrea, un amico della Forhans, e sta iniziando l'asse attrezzato, gli ultimi 10km.
Questa è sempre stata la parte più delicata di Pescara, sempre con il vento contro.
Invece, almeno in questi ultimi 10km, questa volta ci soffia alle spalle e si spinge una bellezza.
Dopo un paio di km mi giro e non vedo più i ragazzi.
Sto bene e continuo a spingere fino alla T2.
Naturalmente faccio la mia solita dormita in zona cambio e magicamente quando inizio a correre me li vedo tutti e tre davanti che già hanno cominciato l'ultima frazione.
Dopo 500mt li riprendo e continuo sul mio passo.
Dopo 2km avrei voluto iniziare la progressione, ma sebbene non stia male, ho bisogno ancora un po' di corsa tranquilla.
Passiamo sul lungomare e tutti i nostri familiari, fan di ZonaCambio, ed i tifosi mi fanno sentire il loro appoggio.
Dopo 6km finalmente mi sciolgo e posso cominciare a riprendere un po' di ritmo.
Le sensazioni sono buone, sebbene con questo caldo non possa neanche sognarmi il ritmo che avevo in testa in partenza, riesco comunque a fare una leggera progressione.
Lungo il percorso la stanchezza è mitigata dall'incrocio di tanti amici che gareggiano.
Zona Cambio è presente in massa (su questo e sulle mille altre emozioni che hanno accompagnato questo weekend ci dedicherò un post a parte...) e tutti ci incitiamo reciprocamente.
Giorgio intanto si avvicina.
Lo vedo alle mie spalle ed allungo anche io.
Abbiamo sempre detto che la nostra rivalità ci spinge a migliorarci e questo ne è l'esempio.
A 4 km dalla fine, mi fermo al ristoro per bere coca cola...ma non ne trovo, chiedo ovunque ma niente, è finita...
Mi è bastato perdere questi 15" e Giorgio si è fatto sotto come un falco.
Sti cazzi della coca cola, mica lo lascio andare.
Mi accodo e proseguiamo insieme.
A 3km dalla fine Giorgio sferra l'attacco e forza l'andatura.
Nonostante siamo a fine gara riesco a tenere il ritmo e lo seguo.
A 2km della fine rallenta sensibilmente.
Avrà finito le energie?
Non lo sapremo mai.
"Giò, a te la scelta" gli dico "ce la giochiamo o arriviamo insieme?"
Ci pensa su 5 secondi e poi sentenzia
"Arriviamo insieme..."
E così ci godiamo la passerella finale.
Per questa volta la nostra battaglia può anche finire in pareggio.
Ho avuto in più di un'occasione la gioia di tagliare la finishline insieme ad un amico, e la cosa vale come una vittoria.
Il crono si ferma su 5h10'10".
150° assoluto e 25° di categoria.
Il primo obiettivo stagionale è andato.
Avevo un conto aperto con Pescara, l'ho chiuso degnamente.
Ora si può girare pagina.
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