Solo quando nella nostra mente è sceso un silenzio profondo può manifestarsi un fuoco creativo: uno stato capace di produrre una rivoluzione nell'essere, una luce che può illuminare il modo di vedere se stessi e il mondo
Jiddu Krishnamurti - La rivoluzione comincia da noi
Chi mi legge da poco tempo, avrà avuto modo di notare quante volte - nella breve vita di questo blog - ho fermato l'attenzione sul Silenzio. Chi mi legge da più tempo, fin da quando scrivevo su splinder, sa che la ricerca del Silenzio, come strada maestra per la ricerca di me stessa, è stata una costante prima di abbandonare il blog Agorà, prima di dissolvermi nel niente che in quel momento circondava la mia vita, e questo prima ancora che splinder chiudesse i battenti.
Sono anni che mi cerco, sono anni che sto cercando di capire chi sono.
Scelte sbagliate, errori madornali: li facciamo tutti; c'è chi riesce a scrollarsene di dosso gli effetti con noncuranza, quasi fosse un po' di pioggia primaverile. Io no.
Io devo affondare il coltello fino in fondo, devo arrivare al nucleo della ferita per poter capire, solo allora mi fermo.
Per molto tempo ho cercato le risposte ai miei dubbi fuori di me, le ho cercate nella mente degli altri, nel loro sapere, perché ero conscia che il mio, di sapere, era - ed è - quasi niente. Quelle che arrivavano, però, erano tutte risposte che non placavano le mie inquietudini, non saziavano la mia sete di conoscenza, conoscenza di me stessa. Erano risposte che non mi convincevano.
Poi un giorno, proprio nel periodo più buio nella ricerca di me, ho incontrato una persona che mi ha detto: "... tu hai le chiavi della tua vita nelle tue mani, usale. Fai quello scatto di reni che ti possa consentire di varcare la soglia, ne hai la capacità". Non lo capivo. Non capivo cosa volesse dirmi e dove diavolo vedesse queste chiavi, perché io proprio non le vedevo. E non capivo perché invece di rispondere alle mie domande mi rispondesse con altre domande, amplificando i miei dubbi.
E così ha cominciato a parlarmi di Krishnamurti.
Non mi piace dipendere dalle opinioni e dagli insegnamenti altrui, amo camminare sulle mie gambe, ma mi piace pensare di saper cogliere i buoni suggerimenti; la mia innata curiosità ha fatto il resto. Ho cominciato a leggerne qua e là, a tentoni, divorando, dimenticando e ricominciando... ma ancora non riuscivo a comprendere.
Finché non mi imbattei in "La rivoluzione comincia da noi".
"Quando la mente è silenziosa, non per mezzo dell’autodisciplina, del controllo, della brama di fare esperienza di qualcosa di non mentale, quando la mente è veramente silenziosa, allora scoprirete che si manifesta uno stato capace di provocare una rivoluzione nel nostro modo di vedere, nel nostro atteggiamento.
Questa rivoluzione non è provocata dalla mente, ma da qualcos’altro. Perché questa rivoluzione possa avere luogo, la mente deve essere calma, deve essere letteralmente come niente, nuda, vuota."
"Quando il meditante fa uno sforzo per meditare, ciò su cui medita è una sua proiezione, qualcosa di personale camuffato dalle sue idee. Una mente simile non può meditare, non sa proprio cosa significhi.
Tuttavia l’uomo che comprende l’occupazione della mente, l’uomo che non opera scelte, sa cosa è il silenzio, il silenzio che nasce proprio al principio, la libertà.
La libertà non è alla fine, è al principio."
"Le cose davvero essenziali per compiere delle scoperte sono libertà, bellezza e amore, non conoscenza, esperienza, credenze religiose o appartenenza a qualche organizzazione.
Non essere alcunché è l’inizio della libertà."
"Il cambiamento implica una completa trasformazione, non la continuazione di un pensiero, per quanto modificato.Quindi ci sono molti fattori da considerare circa il problema di un cambiamento fondamentale, non soltanto psicologico, in noi stessi, ma anche intorno a noi"
Essendo, io, un prodotto sociale con una mente strutturata e nutrita, per decenni, con delle idee che mi consentissero un senso di identità e di appartenenza, faccio molta fatica ad entrare appieno in questi concetti, a farli completamente miei. Ho appreso qualcosa, ad esempio ho appreso a sospendere il giudizio nei confronti di quel che mi circonda; ho appreso cosa sia il Silenzio, cosa sia il Nulla (anche se non sempre riesco a viverli). Non ho ancora appreso come svuotare la mente, come non operare scelte, come percepire il mondo intorno a me senza rappresentare, in me, alcuna immagine.
Ma il mio viaggio è ancora lungo, lo so. Per questo non penso alla meta, ma cerco di muovere i miei passi verso la percezione di me e di ciò che mi circonda, conscia che potrò farlo solo quando la mia mente riuscirà ad essere davvero silenziosa. Perché:
"Se siete in grado di guardare la stella della sera senza movimenti della mente, allora ne percepite davvero la straordinaria bellezza. E quando percepite la bellezza, non fate forse esperienza dell’amore?"
Il mio cambiamento è in evoluzione, io sono in perenne divenire. Il mio lungo viaggio continua....