- Anteprima in lingua originale con sottotitoli in italiano, Anica
- Giovedì 22 marzo 2012
Il mio migliore incubo ha un inizio folgorante, potrebbe essere uno di quei capolavori francesi che ogni tanto varcano le Alpi a sorpresa.
Lo spunto si presta ad una serie di gag di una comicità irrrefrenabile, le vicende di due nuclei familiari agli opposti della piramide sociale si intrecciano indissolubilmente portando scompiglio e cambiamenti epocali.
La Huppert in una commedia? Lo scettimismo è presto infranto dal fatto che anche in quest'ambito interpreta una donna glaciale e veramente insopportabile. Io comincio a sospettare che sia veramente così... un culo di ghiaccio, proprio come la definisce il simpatico ed eccessivo Benoit Poelvoorde.
Dialoghi scoppiettanti in cui la parte del leone ovviamente la fa l'uomo senza grandi natali, mettendo a nudo l'ipocrisia del ménage di convenienza della coppia radical-chic.
Molto "francese" nello sdrammatizzare lo scioglimento delle coppie, nel'abbracciare la famiglia allargata e nel mixare componenti di "caste" diverse, il mio migliore incubo è soprattutto un bel divertssement che però non riesce a spingere fino in fondo il pedale degli opposti, perdendosi in un finale eccesivamente riparatorio e che, tutto sommato, fa dimenticare una prima parte molto più immediata e cinica.
E' come se la regista avesse voluto farsi perdonare alcune battute un po' becere aggiungendo un tocco di classe ad un copione che invece andava ancora più esasperato.
A sugellare un certo (dis)impegno culturale un ulteriore sdoganamento del "cazzo", disegnato con un pennarello rosso, sopra una fotografia dell'artista/fotografo Hiroshi Sugimoto (che nel film ha un piccolo cameo in cui interpreta sé stesso).
Detto ciò se ci si dovesse chiedere come sia possibile che la Huppert/Agathe possa anche solo immaginare a condividere la sua vita con Poelvoorde/Patrick si potrà avere la risposta in un bar del Belgio, dal fratellastro di Patrick. E poco c'entra con l'arte e l'eleganza...
In sintesi un film con cui ci si faranno delle belle risate a patto che il doppiaggio italiano non rovini tutto... E considerato che il "peggio"r incubo originale è stato già ribaltato nel "migliore" non c'è da sperare troppo....
Come finisce Il mio migliore incubo, vuoi saperlo? Seleziona il seguente testo da qui: Per evitare che i servizi sociali portino via il figlio di Patrick, Agathe gli propone un matrimonio in bianco. Patrick accetta ma ne combina una delle sue, rovinando la preziosa fotografia di Sugimoto che Agathe gli ha regalato. Se ne va quindi per ricomparire mesi dopo completamente riabilitato, disintossicato e pronto ad iniziare una nuova vita. Agathe ne sarà felice e il matrimonio passerà da "bianco" a tutti i colori dell'arcobaleno! a qui!
Abbinamento con una nuova apertura in zona Montesacro: una bottega di prodotti siciliani "Profumi e sapori dalla Sicilia" in Via Val di Chienti, 63 tel. 068124711 cell 333596280. Potrete trovare dal cioccolato di modica ai pistacchi di Bronte, olive irresistibili, arance alla vaniglia, cedri, vini, liquori (dei marsala notevoli) e tutta una serie di prelibatezze dai formaggi all'aglio di Nubia. Veramente intereessante!