Sì, ci sono abituata.
In fondo vivo in un posto che negli ultimi anni è stato fotografato, visto e pubblicizzato in molti modi.
Ma quando gli occhi che lo guardano sono di persone a cui vuoi bene, ti scopri a cercare con i tuoi occhi cose nuove, quello che non va, quello che veramente vale la pena guardare.
E scopri che ti commuovi ancora per un’onda, per la sabbia, per il cielo e l’orizzonte.
Possibile commuoversi per la propria terra?
Quella stessa terra in cui vivi da anni, e che hai sempre l’impressione di conoscere bene?
Di una settimana di “vacanza” mi rimane un naso rosso, le ginocchia ustionate, ma anche sorrisi, abbracci e la bellezza di alcune amicizie, che non hanno bisogno della vicinanza per potersi dire tali. Non hanno bisogno di litigi e contrasti.
Perché anche se la vacanza non è la mia, io il bagaglio di cose belle lo conservo lo stesso.