Il mio Murakami

Creato il 16 dicembre 2011 da Dida

Una serie di micro recensioni sui libri di Murakami che ho letto. Questo autore, scoperto da pochissimo, mi ha ormai rubato il cuore ed ogni suo libro che leggo diventa il mio preferito. Lo stile di Murakami si sposa perfettamente con le atmosfere che cerca costantemente di evocare e che hanno la capacità di trascinare il lettore in un modo onirico e surreale. I suoi personaggi sono caratterizzati in modo magistrale e hanno la capacità di far breccia nel cuore del lettore a tal punto che diventa difficile lasciarli andare. Ho iniziato a leggere Murakami partendo da "L'elefante scomparso e altri racconti" visto che, non avendo una predilizione per i racconti brevi, pensavo che la delusione sarebbe stata minore. La brutta esperienza con i libri della Yoshimoto, infatti, mi ha fatto accostare a questo autore con molte riserve. Ho scoperto invece un autore brillante, a tratti geniale, che descrivendo situazioni paradossali e irreali, riesce a cogliere l'essenza degli individui estrapolandoli da quel mare di umanità in cui si dipanano i suoi racconti e romanzi.Lo scenario dei suoi romanzi è Tokio. Una Tokio alienata e fatiscente dove fra il grigiore e la sua schiacciante routine si erigono i personaggi descritti Murakami. I suoi protagonisti sono per la maggior parte uomini e donne che si sono immersi volontariamente nella mediocrità e nella routine cittadina, ma che nonostante tutto sono stati scelti dal destino per essere messi alla prova per poter emergere, per poter spiccare. E' onnipresente, all’interno dei romanzi di Murakami il tema della Morte. Una morte imprevedibile, che diventa personaggio a tutti gli effetti e che decide di agire nei modi più fantasiosi gettando un'ombra sulle esistenze dei prescelti. L'ombra che getta la morte permette ai personaggi di muoversi in modo libero e quasi confortante, perchè tutto ciò che tocca dimostrerà loro che esistono le tinte nette, i contorni, il prima e il dopo, gli addii definitivi. Dimostrerà loro quindi che non esiste solo il grigio, la mezzatinta, le cose dette a metà e un tempo d’azione dilatato e indefinito.

Questi temi e motivi li ho ritrovati in After Dark, forse il miglior romanzo per poter approcciare a Murakami. Il romanzo si svolge nel giro di una notte e all’inizio dei capitoli ci viene scandito dall’autore il lento ritmo delle ore notturne. Con l’avvicinarsi dell’alba e del sole i personaggi si scoprono e si fa luce su di loro e sulle loro vicende. Iniziando a conoscerli continuiamo avidamente la lettura nella speranza che con i primi raggi di sole riusciremo a comprenderli fino in fondo facendo luce su quell'alone di mistero che si portano dietro.Se After Dark era il miglior romanzo per approcciare alla narrativa di Murakami Norwegian Wood  è indubbiamente il suo capolavoro. E' un romanzo estremamente tenero e commovente, ma allo stesso tempo non risulta mai sdolcinato e romantico. Murakami riesce a commuovere i suoi lettori indagando quella dolcezza e quella tenerezza insita nella piccole cose, che sono quelle che fondamentalmente riescono a tenerci in vita. Parlandoci di temi come l'amore, il suicidio e il senso di non appartenenza Murakami ci restituisce un intenso ritratto della gioventù giapponese. Un testo delicato e tutto da scoprire, pieno di rimandi ed immagini, proprio come l'omonima canzone a cui si ispira. Se invece volete tuffarvi nelle atmosfere oniriche e magiche di Murakami dovete assolutamente leggere Kafka sulla spiaggia. Una storia al limite fra mondo onirico e mondo reale dove mito, realtà e magia si uniscono indissolubilmente. Cercando di scioglierne le trame intricate il lettore viene letteralmente fagocitato dal libro e uscire indenni dalla lettura sarà difficile. Infine ho letto L'uccello che girava le viti del mondo libro del quale ho parlato in questo video (qui). 

Adesso sono alla prese con 1Q84 il suo ultimo romanzo che, da qualche giorno, mi ha letteralmente rapita! 

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