Sono da sempre attratta dalla Storia, fin da bambina amavo ripercorrere gli avvenimenti del passato, ma avevo anche una grande passione per la mitologia. Dopo una catastrofica esperienza nel biennio liceale (causa professoressa odiosa riuscii a conquistarmi un bel 4 di storia!), la mia passione mi ha fatto intraprendere un percorso di studi universitario in cui la storia è molto presente (circa sei esami di sola storia). In tutti questi anni è quindi nata in me la passione per i romanzi storici che riescono ad unire il puro piacere della lettura di un romanzo con l’apprendimento di nozioni di storia e degli avvenimenti che hanno segnato i secoli passati. Valerio Massimo Manfredi è uno dei principali scrittori di romanzi storici italiani (con un nome del genere non poteva essere altrimenti!), la sua preparazione è impressionante e devo ammettere che oltre ad aver amato certi suoi libri come Lo scudo di Talos, l’ho apprezzato anche nella conduzione del programma Impero. Proprio con lui decido quindi di inaugurare una nuova rubrica del mio blog dedicata ai romanzi storici: Legger_mente nella Storia.
Il mio nome è Nessuno è un progetto letterario costituito da due volumi che ripercorre le gesta dell’eroe Ulisse (o meglio Odysseo). Nel primo volume sono narrate le vicende dalla nascita (comprese le geste del padre Laerte) fino alla fine della lunghissima guerra di Troia, nel secondo la partenza da Troia, le mille peripezie attraverso i mari e infine il ritorno a casa nell’amata Itaca. Bisogna ammettere che l’impresa in cui si è cimentato Manfredi non è da tutti, riuscire a reinventare un classico letto da tutti noi, analizzato dagli esperti e reso già celebre da trasposizioni cinematografiche può essere davvero complesso. Manfredi però non delude e riesce a regalarci un altro capolavoro tratto dalla storia.
Partiamo dalla figura di Odysseo, destinato fin da giovane a diventare un eroe, qui ci viene mostrato dal lato più umano, ci narra in prima persona le sue fatiche, le sue pene, la sua nostalgia, le sue imprese, la sua astuzia, ma anche i suoi errori, i suoi rimorsi, il suo dolore. Odysseo sbaglia, c0ndanna tutti i suoi uomini a morire in guerra, nelle fauci di mostri o negli abissi di Poseidone e questi sono errori che mai riuscirà e perdonarsi. La collera che lo pervade lo rende ai nostri occhi estremamente crudele nel ritornare ad Itaca, non misericordioso, non portato al perdono. Nello stesso tempo permane l’amore verso Penelope a cui penserà ogni volta che guarda la Luna specchiarsi sul mare. Odiato da Poseidone, amato da Athena, il suo futuro è costellato da gioie e dolori fino ad avventurarsi in un ultimo viaggio verso l’ignoto più estremo.
Odysseo è affiancato da centinaia di personaggi più o meno secondari che, con ammirabile maestria, Manfredi ci presenta con pochi tratti essenziali, facendonci innamorare di alcuni e odiarne altri. Dagli dei che abitano il Monte Olimpo, ai mostri feroci del mare e della terra, da popoli cannibali alle anime sperdute nell’Ade, dalle maghe a docili ragazzine innamorate, da uomini crudeli a quelli misericordiosi, un universo di personaggi si apre davanti a noi invogliandoci a procedere per conoscerne sempre di più.
Allegorie e metafore ci accompagnano in tutto il nostro viaggio aiutati da una scrittura estremamente scorrevole che ci induce a proseguire pur sapendo già la storia e l’epilogo incerto dell’opera. Niente a che vedere con le noiose lezioni del liceo, queste pagine riescono a far tornare la passione per la mitologia greca e per la storia della civiltà di quei secoli. Manfredi riesce nel suo intento di trasmetterci il suo amore per la cultura classica nel migliore dei modi. Consigliatissimo!
Voto: ★★★★✰
♫♪ Ulysses – Franz Ferdinand
Credetti di veder brillare lacrime nei suoi occhi e liquide perle scendere lungo le guance perfette. So che non è possibile perché gli dei non piangono. Ma lei volle che io lo credessi e nulla è impossibile per gli immortali.