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Il mio pensiero "La Meraviglia delle Piccole Cose" di Dawn French

Creato il 27 ottobre 2011 da Fine
Il mio pensiero
Riuscirete a divertirvi anche se a tenervi compagnia saranno i problemi di tutti i giorni .
Titolo: La meraviglia delle piccole coseAutore: Dawn French
Editore: Leggereditore
Collana: Narrativa
Pagine: 384
Descrizone:
E’ un romanzo incentrato su una famiglia che è tutto fuorché perfetta: la madre sui 50, in piena crisi di mezza età, alle prese con i turbamenti psicofisici di una figlia adolescente e l’esuberanza di un secondogenito ossessionato da Oscar Wilde. E’ un ritratto ironico di una famiglia molto originale, ma che in fin dei conti non si discosta poi molto dall’immaginario collettivo. L’autrice è capace di analizzare in maniera acuta e divertente la condizione adolescenziale odierna, attraverso un personaggio femminile (la madre) che diverte e fa ragionare.
L'autriceIl mio pensiero Dawn French è nata nel Galles nel 1957. Ha studiato recitazione a Londra per poi entrare in una compagnia con la quale ha lavorato a oltre venti film. È apparsa in molte serie televisive e sketch comici. La sua autobiografia, Dear Fatty, ha venduto un milione di copie, e con La meraviglia delle piccole cose ha conquistato il primo posto delle classifiche inglesi, per un totale di 500.000 copie vendute in soli sette mesi. È in corso di pubblicazione in diversi Paesi.Sito dell'autrice: QUI 

Il mio pensiero  
In questo romanzo Dawn French ci racconta con molta semplicità e disinvoltura la storia di una famiglia originale, ma che a tutti gli effetti rispecchia la maggior parte delle famiglia normali. 
La prima a fare la sua entrata è Dora, una ragazzina di 17 anni che senza "peli sulla lingua" e usando aggettivi dispregiativi ci espone la sua "intolleranza" verso la madre, inoltre ci fa capire l'odio che prova per il suo aspetto esteriore, come molte ragazze della sua età Dora si vede brutta e grassa, insomma trova difetti in tutto perfino nei suoi piedi, come se non bastasse ha avuto un solo ragazzo che le ha dato il ben servito, la vigilia di capodanno, davanti a tutti. Il mio pensiero Gran parte del suo tempo la passa su facebook a chattare e scrivere messaggi, "conversando" di cose banali e senza senso, la maggior parte delle volte cerca di far invidia alla migliore amica pubblicando foto. Il modo in cui l'autrice ci presenta Dora è di una realtà disarmante tanto che ti sembra di vederla. Dawn French è riuscita a farci comprendere come la maggior parte delle ragazzine e ragazzini si creino un mondo parallelo, sprecano la loro vita davanti a un computer, senza nemmeno rendersene conto. L'unico problema che hanno è quello di continuare a mettere delle foto per far invidia ai loro amici, o di crearsi dei nemici virtuali. Pensando che la loro vita sia  questo, si nascondono dietro allo schermo, autocommiserandosi.L'autrice porta in campo anche le vicende che riguardano la madre Mo, 49 anni psicologa infantile. La donna nonostante il suo lavoro non riesce a prendere in mano le redini della vita dei suoi figli, sente che mano a mano si stanno allontanando da lei, non seguono i suoi consigli e quando cerca di dialogare con loro le sole risposte che ottiene sono “si” e “no”. Possiamo dire che è in un stato di crisi di mezza età, andando avanti  metterà in discussione anche il suo matrimonio poiché pensa che tutto sommato un avventura segreta potrebbe farla sentire di nuovo amata, giovane e senza problemi. Molto presto si renderà conto di aver fatto un grave errore, di essere stata un'egoista, ma non solo, ci sarà un fatto riguardante la figlia Dora che la sconvolgerà.
Il mio pensiero L'autrice riesce a passare da un personaggio all'altro senza nessuna difficoltà riuscendo a cogliere un mondo lontano, ma allo stesso tempo vicino a tutte le donne.
Come ci si sente quando i giorni  passano e sul volto appare una nuova ruga, senza rendertene conto? Quando ti accorgi che hai passato una vita intera facendo sempre la stessa strada, per andare a lavoro o fare la spesa? E' questo quello che ci fa capire la figura di Mo, si sente vittima della propria vita e della sua età, le rughe che le si formano sul viso cambiando il suo aspetto a tal punto che nemmeno lei si riconosce, grinze nemiche che rovinano la gioventù, ma anche semplici segni di maturità che fanno di lei una donna con esperienza, dolori e gioie che la vita dona.
Il mio pensiero La figura della famiglia che ho adorato maggiormente è Oscar, fratello sedicenne di Dora, un ragazzino che diversamente dalla sorella è sicuro di se. Un vero Lord dei giorni nostri, forse soffre di crisi di doppia identità, ama la moda e Oscar Wilde, è affascinato da tutto quello che comporta eleganza e intelligenza. Il modo in cui scrive il suo diario per certi versi è eccentrico, ma io non vedevo l'ora di trovarmi immersa nelle sue parole e nei suoi pensieri. Un ragazzo fuori dal comune, speciale e raro è l'unico dei tre personaggi che non riuscirei mai a confondere con un ragazzo d'oggi.
“E' possibile che una persona viva, respiri, cammini e parli senza il beneficio di un cervello? Se è così, la Triste Dora ne è davvero un esempio sconcertante.”
Le “avventure e sventure” dei tre protagonisti si intrecceranno grazie a Noel, una figura che cambierà le loro vite in meglio, ma in che modo??
Grazie all'autenticità dei personaggi , allo stile fluido e pulito dell'autrice il racconto entra nel cuore del lettore che si affezionerà a tutti i protagonisti, sarà talmente facile sentirsi parte di questa famiglia che alla fine di queste pagine  vi mancherà la loro simpatia e il loro essere normali.In questo piccolo libro ci sono delle grandi lezioni di vita, contiene delle perle di saggezza, su come è semplice a volte risolvere dei piccoli problemi ma se lasciati irrisolti, con il passare del tempo, possono diventare delle montagne difficili da scalare. Un racconto che ci fa riflettere su come gira il mondo, su cosa comporta l'invecchiamento, sui rapporti in una famiglia e i problemi adolescenziali. Insomma problemi di tutti i giorni che affollano la mente di adulti e di adolescenti.
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