Magazine Maternità

Il mio personal coach.

Da Suster
Il mio personal coach.
Poi arrivano i giorni in cui ti senti totalmente esaurita.
Talmente stanca di lottare per tenerti a galla in questo mare di mer pensieri che sembrano solo aumentare e aumentare, che sei tentata di lasciar perdere tutto e lasciarti andare così, alla deriva, quel che accadrà accadrà.
Far quadrare i conti, risolvere questo e quello, mettere toppe, sopravvivere al quotidiano, non pensare (troppo) al futuro, concentrarti sulle tue piccole cose. Tutti modi per ingannare la tua coscienza di quanto in realtà vi siate inguaiati la vita, e non capite come, dove, perché, a  che punto. O forse era una strada tutta sbagliata fin dal principio?
Fino a quando coleremo a picco? Si toccherà mai il fondo per poi risalire?
E non fai nulla.
Passano i giorni e non hai voglia di vedere nessuno, sentire nessuno, confrontarti con storie altrui per non sentire più schiacciante il peso dei tuoi fallimenti.
Trovi scuse per non andare ad appuntamenti.
Sei arrabbiata e non sai bene contro chi o cosa.
Piangi con una certa regolarità, svariate volte al giorno, e in realtà lo sai che non serve a molto, ma che puoi farci?
Aspetti da troppo che "passi questo periodo" e non hai più diritto di essere indulgente con te stessa.
Soldi da pagare, casa da trovare, panze crescenti, bambini nuovi che arrivano, lavoro che non c'è, Hasuna che parla della Libia, tg deprimenti, gente che rompe solo i coglioni in aggiunta, cose da fare...
Avresti voglia di chiedere aiuto e lo fai allontanando gli altri da te.
Ti autocommiseri, anche. Fin troppo, ma non ce la fai a reagire, a trovare un atteggiamento alternativo, più produttivo. Ti sbrodoli di parole dove puoi. Sbagli. Non fai una bella figura, no, ma non te ne frega in fondo.
Ti lasci andare. hai voglia solo che tutto il resto intorno sparisca. O forse di sparire solo tu.
Sei stanca, ti butti sul letto.
Chiudi gli occhi, non vuoi più pensare più pensare...
...
...
...
...
...
...
...
Poi dal nulla una voce.
"Mamma?"
...
"Mamma, coda fai? Api gli occhi, dai! Mamma, mettiti la maionetta di Pinocchio! Mamma, mi fai Pinoccho?"
...
"Mamma!"
"Mh..."
"Api gli occhi dai, mamma! Altati!"
Apri gli occhi.
"Mamma facciamo il pupazzo di neve col didò? Mamma ti metti Pinocchio pe'ò? Dai, mamma, mettiti Pinocchio!"
Ok, ci saranno altri momenti per deprimersi. Ora bisogna fare Pinocchio.
Il mio personal coach.
"Mamma, coda c'è? Mamma, tei titte? Ti dò un bacino mamma, codì tei felize."
"Grazie, amore."
Cosa ho fatto per averti, piccola? Come posso accettare di non poterti dare tutto quello che vorrei?

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog