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Il mio primo mese in viaggio. Da sola.

Creato il 12 dicembre 2014 da Clamore79

Se fino a pochi anni fa mi avessero detto che avrei viaggiato da sola, zaino in spalla, un giro per l'Asia non ci avrei mai creduto. Invece eccomi qua, a scrivere da un bungalow di bamboo in un remoto angolo di Laos, dove sono appena arrivata dopo un mese trascorso nel nord della Thailandia.
Incredibile.
Fino a pochi anni fa ero anche io una di quelle persone che veniva presa dallo sconforto a fare le cose da sola, figuriamoci viaggiare. Organizzarsi il viaggio da sé ok, ma viaggiare in solitaria proprio no: sai la noia, la tristezza, la solitudine? Roba da sfigati. Roba da coraggiosi ma pur sempre sfigati.
Macché, tutt'altro. Ero io che prima ero sfigata a pensarla così.
Avevo già fatto qualche viaggetto da sola: un weekend lungo a Budapest, cinque giorni a Parigi, una settimana a Cefalonia. Tutto sempre liscio, con la scoperta che viaggiare da soli mette alla prova ma può anche essere divertente, regala un sacco di incontri inaspettati e di soddisfazioni. Viaggiando da sola ho sempre fatto incontri che da sola non avrei mai potuto fare.

Il mio primo mese in viaggio. Da sola.

In posa nel Parco Storico di Sukhothai: non amo essere fotografata, ma in un posto così si fa volentieri un'eccezione!


Quindi la decisione di fare il grande passo e di lanciarmi all'avventura, da sola, non senza remore o dubbi. Ancora a poche settimane dalla partenza mi chiedevo perplessa se ce l'avrei potuta fare, se avrei resistito, se sarei stata in grado di stare in giro da sola per quattro mesi, me e lo zaino.
Era il 12 novembre quando lasciavo l'aeroporto di Malpensa con in mano un biglietto di sola andata. Emozionata ma convinta, super convinta che stavo facendo la scelta giusta, l'avventura di una vita.
Il viaggio è ancora solo all'inizio perché è passato solo un mese, ma penso di aver superato alla grande la prova iniziale. Mi sento bene, sono serena, sono contenta di tutto quanto ho fatto e visto con le mie gambe, con la mia testa, con il mio cuore. Sono contentissima di questo mio primo mese di viaggio in Thailandia e sono grata di tutte le emozioni che il mio viaggio mi sta dando.
Non che io voglia fare bilanci o autoproclamazioni, voglio solo celebrare virtualmente il mio primo mese on the road buttando giù qualche pensiero, raccontando come mi sento e magari rasserenare o convincere chi ancora tentenna a fare lo stesso e partire.
Fatelo.
Lo ripeto spesso e lo ripeto anche ora: viaggiare da soli è un'esperienza che auguro e consiglio a tutti. Prima di tutto è un regalo da fare a se stessi, un volersi bene e un modo per imparare a voler bene al mondo e agli altri più facilmente. Sono convinta che viaggiando da soli, confrontandosi ogni giorno con altri viaggiatori e con gli abitanti del posto, si diventa persone più sagge e forse persone migliori.

Il mio primo mese in viaggio. Da sola.

Bangkok vista dall'alto del Wat Arun

Come mi sento dopo un mese di viaggio? Mi sento bene. Mi sento felice della scelta che ho fatto, sento che sto seguendo il mio ritmo naturale, le mie sensazioni, i miei sentimenti. Sto vivendo giorno per giorno con cuore aperto e mente sgombra, cercando di tenere le aspettative al minimo, eppure facendo sempre scoperte piacevoli.
Di difficoltà fino ad ora non ne ho avute nessuna. Nessuna paura, nessun momento di sconforto o di debolezza, nè tantomeno di tristezza. Sono fiera della mia scelta di vita e me ne accorgo ogni volta che incontro - cosa che succede sempre più spesso - persone che condividono il mio stesso modo di pensare.
Incontrare gli altri viaggiatori, fare un pezzo di strada insieme, ritrovarsi intorno a un tavolo a parlare di viaggi o di problemi politici, come stasera con Peter e con Dagmar, come l'altro giorno con Stefanie e con Annefleure, come con Tiziana e Jin.. Gli incontri fanno la differenza. Le persone. Gli incontri che si fanno viaggiando da soli sono qualcosa di speciale. E' come stringersi in un tutt'uno con il resto dell'umanità, confrontarsi per ritrovarsi uguali, sentirsi uniti anche se ci si conosce da soli cinque minuti.
Io ho scelto di viaggiare da sola in un angolo di mondo particolarmente favorevole da questo punto di vista: il Sud Est Asiatico. Ho voluto partire dalla Thailandia sia per motivi logistici (Bangkok è il punto di arrivo di tutti i grandi voli intercontinentali verso l'Asia) sia perché pensavo consentisse un approccio easy al viaggio in solitaria. In effetti è stato così, se non anche di più.
Viaggiare da soli in Thailandia è proprio facile. Se state cercando un posto da cui cominciare per un viaggio fai da te cominciate da lì. I mezzi di trasporto sono facili da prendere, economici, le diverse località del paese sono ben collegate. Prima di salire sugli autobus c'è sempre chi ti controlla il biglietto e ti dà indicazioni, stessa cosa per il treno: il capotreno ti avvisa quando ci si sta avvicinando alla stazione di destinazione, c'è chi ti indica da quale binario e in quale orario. Insomma, una passeggiata.
La Thailandia in questo ultimo mese l'ho sentita come casa mia e mi ci sono affezionata. Ora che mi si apre una prospettiva molto più wild, un paese più impervio e difficile da percorrere quale il Laos, ne sento la nostalgia. Ma è anche questo il bello del viaggio: imparare a non cadere nell'abitudine e nella comodità, nell'agio delle cose semplici che ormai si conoscono fin troppo bene.
Non ho ancora imparato a destreggiarmi bene (leggi: sono un disastro!) con i kip, la moneta laotiana, non ho ancora imparato a ringraziare e a salutare come si deve, non ho ancora ripreso a guardare prima a sinistra e poi a destra prima di attraversare la strada.. ma so che lo farò presto. So anche che quando avrò imparato a farlo sarà già ora di cambiare paese un'altra volta, ma è proprio questo il bello, il cambiamento.

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